quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] in q. perfetta, senza onde o increspature. 2. a. Stato di tranquillità esterna, non turbata da movimenti, da rumori molesti Per preghiera o orazione di quiete, v. quietismo. c. Il riposo assoluto, la pace eterna della morte: la q. del sepolcro; i ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] . che passa, il pericolo si fa più serio; prestami un m. la penna; è stato qui un m. fa; non mi dà pace un m.; abbi un m. di pazienza fino all’ultimo m. la sua prontezza di spirito; assol., gli ultimi m., quelli che precedono immediatamente la morte. ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] da un momento all’altro senza una r. al mondo; sono stato indotto a rinunciare da r. strettamente personali; per l’identica r , teneva r. (Boccaccio); sala, banco della r. (anche assol. la r.), del luogo dove si amministrava la giustizia; andare alla ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] punto di partenza di una successione qualsiasi; in partic., stato iniziale di una grandezza, spec. quando essa è suscettibile non capirà mai uno z.; quanto a soldi, siamo ridotti a z.; assol., ridursi a z., perdere ogni bene, ridursi in miseria. 2. In ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue [...] le teorie p.; la repubblica p., quella da lui teorizzata come stato ideale. b. Seguace, continuatore della filosofia di Platone: i filosofi ; anche, senza collegamenti con la realtà: aspirare platonicamente a uno statoassoluto di felicità. ...
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privato
agg. e s. m. [dal lat. privatus, propr. part. pass. di privare «privare»; nel sign. 2 b dallo spagn. privado; nel sign. 3 dal lat. mediev. privatum (per ellissi di un sost. neutro)]. – 1. agg. [...] singolo cittadino: anche ai p. è consentito muovere causa contro lo stato; l’azienda è gestita da un p.; è un negozio , in alcune epoche storiche, un suo governo personale al governo assoluto del re: viva mill’anni don Gasparo Guzman, conte d’ ...
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ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante [...] cui sono iscritti gli ufficiali e i sottufficiali in congedo assoluto permanente inabili al servizio per mutilazioni o invalidità riportate in e i contratti di assicurazione, gli atti di stato civile redatti dal comandante e le visite effettuate dal ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] due case; o, più spesso, in frasi negative, per esprimere assoluta negazione: non ci manca un ette; non ho un centesimo. undici si scrive con due uno (più raram. con due uni); è stato estratto l’uno; il segno numerico che rappresenta il numero uno (1 ...
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perfezione
perfezióne s. f. [dal lat. perfectio -onis, der. di perficĕre «compiere», part. pass. perfectus]. – 1. L’esser perfetto, qualità di ciò che è perfetto. In partic.: a. Stato, condizione di [...] in tutti i suoi requisiti si dice in stato di pendenza). b. Stato, qualità di ciò che è eccellente, esente da aspirare alla p. stilistica; rasentare, raggiungere, toccare la p. assoluta; anche, grado relativo di compiutezza e di eccellenza: in questo ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che coscienzioso: è un impiegato, un operaio o.; è sempre stato un onest’uomo; un o. studioso (spesso con valore ...
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Sistema di governo dello Stato assoluto, in cui il sovrano o autocrate ricava la propria autorità da sé stesso o dal diritto divino. L’a. trovò la sua espressione più completa nella Russia zarista.
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...