rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî [...] più o meno ampia, in genere dinatura traumatica, di visceri cavi (intestino) o pieni (fegato, milza), di vasi (r. arteriosa), di tendini. 2. fig. Distruzione, violazione di un legame, di un accordo e di rapporti analoghi, sia privati e personali ...
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liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo statodi chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì [...] (renderlo schiavo, o metterlo in prigione o tenerlo comunque in uno statodi detenzione); nel linguaggio giur.: l. provvisoria, nel cod. proc senza turbare l’equilibrio di un sistema e quindi senza cambiare il numero e la natura delle fasi presenti; ...
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integrita
integrità s. f. [dal lat. integrĭtas -atis]. – 1. L’essere integro, intero, intatto; lo statodi una cosa che possiede tutte le sue parti, i proprî elementi e attributi, che conserva intatta [...] la propria unità e natura, o che non ha subìto danni, lesioni, diminuzioni quantitative o qualitative: sue funzioni; e, come riflesso di credenze forse ancora comuni ma errate, con riferimento allo statodi verginità della donna: i. dell’ ...
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malore
malóre s. m. [der. di male2]. – 1. Malessere fisico, per lo più improvviso, che può anche causare perdita di coscienza e, nei casi più gravi, avere esito letale: essere colto da malore, da un [...] 2. ant. o letter. a. Malattia, infermità, stato morboso: per cieco Malor, condotto della vita in forse, Saba); anche epidemia, contagio: o che natura del m. nol patisse, o che misero Figliol del fallo primo, Dal dì che un’ineffabile Ira promessa all’ ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] gran r. nell’ambiente letterario; per quel grave scandalo c’è stato molto r. in tutto il paese; è un fatto che ha di elaborazione o di trasmissione, spec. in una linea di trasmissione dei dati. g. In medicina, fenomeno acustico, spesso dinatura ...
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pentosio
pentòṡio (o pentòṡo) s. m. [der. di penta-, col suff. chimico -osio (o -oso)]. – In chimica organica, nome generico di monosaccaridi, o zuccheri semplici, a cinque atomi di carbonio, che possono [...] esistere nella forma aldeidica o nella forma chetonica. Allo stato combinato si trovano in natura negli acidi nucleici e nei pentosani; in certe condizioni si trovano nelle urine (v. pentosuria). ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] niente. In informatica, in elettronica e nella teoria delle comunicazioni, nome di uno dei due stati possibili di un circuito o dispositivo, di una cella di memoria, ecc. che abbia natura binaria (l’altro stato è indicato con uno, v. uno, n. 1 c): è ...
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mansueto
mansüèto agg. [dal lat. mansuetus, propr. part. pass. di mansuescĕre «mansuescere»]. – 1. Docile, mite e trattabile, che non ha natura aggressiva o violenta; è detto generalm. di animali domestici: [...] bue sono fra gli animali più m.; e anche di animali non domestici per indicare un loro stato non abituale: Orfeo facea con la cetera mansuete evangeliche. 2. Che è portato alla mansuetudine: avere una natura m., un carattere m. (più com. mite); o ...
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perfezione
perfezióne s. f. [dal lat. perfectio -onis, der. di perficĕre «compiere», part. pass. perfectus]. – 1. L’esser perfetto, qualità di ciò che è perfetto. In partic.: a. Stato, condizione di [...] i suoi requisiti si dice in statodi pendenza). b. Stato, qualità di ciò che è eccellente, esente da difetti, non suscettibile di miglioramenti: la p. di un disegno, di un ritratto, di uno strumento, di una tecnica, di un metodo; aspirare alla p ...
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adozianismo
(o adozionismo) s. m. [der. del lat. mediev. adoptiani: v. adoziano.]. – Termine che designa varî indirizzi teologici cristiani eterodossi, aventi in comune il chiamare o considerare Gesù [...] Cristo figlio «adottivo» di Dio; in partic., l’a. spagnolo (sec. 8°), i cui seguaci sostenevano che Cristo, rispetto alla sua natura divina, era veramente figlio di Dio, ma come uomo era soltanto stato adottato ad essere figlio primogenito di Dio. ...
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natura, stato di
Primo elemento del modello concettuale giusnaturalistico (➔ giusnaturalismo): è la condizione antecedente la fondazione delle grandi istituzioni giuridico-politiche e la codificazione di un sistema di leggi scritte e coattive;...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...