troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] ). Con aggettivi: non si può mangiare, è t. crudo; sei stato t. scortese con lui; non bisogna essere t. creduli con certa in genere a proposito di cosa ottenuta o avuta in misura maggiore del necessario; in funzione di predicato: questa minestra è ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] , tra cui prevalse quello di ricevere i capi di stato in visita al pontefice; M. del Sacro Palazzo, si dice di struttura (muro, trave, ecc.) su cui grava la parte maggiore del carico applicato: muro m.; longheroni maestri. Sezione m. di una struttura ...
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acclivita
acclività s. f. [dal lat. acclivĭtas -atis, der. di acclivis «acclive»]. – L’essere acclive, stato di un terreno o di una superficie in salita: il moto ... sarebbe più lungo o più breve secondo [...] o minore impulso e secondo la maggiore o minore a. (Galilei). Si contrappone generalmente a declività, ma talora i due termini coincidono; così, per es., in geografia fisica, acclività indica genericam. la condizione di pendenza di una superficie ...
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prestito
prèstito s. m. [dal lat. praestĭtum, propr. part. pass. neutro di praestare: v. prestare]. – 1. L’atto del prestare, il fatto di dare o ricevere qualche cosa (denaro, un bene, un oggetto) con [...] presenti contro l’impegno di restituire un quantitativo analogo (p. gratuito) o maggiore (p. a interesse) di beni futuri: chiedere un p.; ricorrere . consolidazione) di un nuovo prestito contratto dallo stato nel Gran libro del debito pubblico. b. ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] tavolo; il rosone che si apre sopra il portale maggiore, non sul portale). Ma per determinare la misura più com. e più efficace: correva in su e in giù tutto affannato; con verbi di stato, in su, in alto: il taschino lo farei un poco più in su; non ti ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] un acido con almeno tre ioni idrogeno, di cui due sono stati sostituiti da cationi, come, per es., il fosfato di sodio da un effetto primario o che si accompagni a un effetto di maggiore interesse o importanza: la deviazione verso est di un grave è ...
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intensione
intensióne s. f. [dal lat. intensio -onis, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – 1. Sinon., letter. e ormai ant., di intensità, soprattutto in senso assol., come stato di [...] ): l’i. del desiderio, dell’odio, del freddo, del caldo, di un colore, di un suono; non è l’i. della pena che fa il maggior effetto sull’animo umano, ma l’estensione di essa (Beccaria); ma anche in senso relativo: l’eccellenza delle anime importa ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] garantendo un risparmio sui costi di trasmissione e una maggiore qualità delle immagini; t. interattiva, quella che consente gestite da privati, distinte da quelle controllate dallo stato. In queste accezioni, è frequente nel linguaggio ufficiale ...
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eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, [...] e., avere, passare, superare un’e.; e. maggiore (o, più spesso, maggiore e.), l’età, determinata dalla legge, alla quale con la quale cessa un determinato diritto o rapporto: non è stato ammesso al concorso perché ha superato i limiti d’età; andare ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] spesso a una vincita in denaro (posta del g.), dipende in maggiore o minor misura dall’abilità dei singoli contendenti e dalla fortuna; per e altri zimbelli e richiami non viventi. d. Finzione: è stato tutto un g.; g. scenico, con varî sign.: finzione ...
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Stato Maggiore Nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con il governo, il ministro della Difesa o il comandante di una grande unità o di un reparto, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie...
Generale (Biella 1800 - Torino 1882). Sottocapo di stato maggiore, si distinse nelle campagne del 1848-49; con il ministro C. Cadorna fu incaricato nel 1849, dopo Novara, delle trattative per l'armistizio col Radetzky; da quest'anno al 1857...