eccitazione
eccitazióne s. f. [dal lat. excitatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di eccitare, di essere eccitato; stato, condizione di chi o di ciò che è eccitato: e. dei sensi, della fantasia; parole [...] un atomo, una molecola, ecc., passano, per assorbimento di energia, dallo stato fondamentale, stabile, a uno stato a cui corrisponde una energia maggiore (stato eccitato), che risulta pertanto instabile, potendo subire un processo di diseccitazione ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] Nell’intr. pron., in senso fig., acquisire maggiore disinvoltura nel comportamento: all’inizio era molto impacciato assolvere. 4. a. Fondere, far passare una sostanza dallo stato solido allo stato liquido: il sole ha cominciato a sc. la neve; ...
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capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. [...] inferiori (in Italia, è il grado intermedio fra tenente e maggiore) e ha alle sue dipendenze uno o più ufficiali subalterni comune podestarile. Si chiamano tuttora c. reggenti i capi dello stato della Repubblica di S. Marino. C. di ventura: il ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: [...] di strisce (sempre al plur.); anche nastroni o nastrini secondo la maggiore o minore larghezza. e. In architettura, modanatura piana che sporge fra una striscia (per es. di carta) dopo che sia stato impresso, a un estremo di essa, un mezzo giro; è ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] locuz. eufemistica per «mandare all’inferno»; con maggiore indeterminatezza in allocuzioni di tono esclamativo, ora poco che mi spetta; non lo gridi, perché già quel che e stato è stato (Manzoni). In varî tipi di prop. incidentali, come quel che ...
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nave
s. f. [lat. navis, affine al gr. ναῦς]. – 1. a. Nome generico delle costruzioni di una certa grandezza e capacità, munite di adeguati sistemi di propulsione, adibite al trasporto per acqua di persone [...] a debito porto correa (Dante); anche per indicare il paese, lo stato, in quanto, come la nave, ha bisogno di chi lo grande costellazione del cielo australe, a sud-est del Cane maggiore, che rappresenta la nave Argo (denominazione tolemaica, con cui ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] della scrittura di singole lettere dell’alfabeto che per maggior altezza e per forma particolare si distinguono dalle comuni, e la Messa [o messa] cantata, lo stato coniugale e lo Stato [o stato] democratico); come iniziale, o almeno prima iniziale ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] amare p.; era ben lontano dal prevedere quali p. lo attendessero; è stata una dura p. per lui; non ha resistito, non ha retto alla determinata avaria del carico o della nave fu causata da forza maggiore. b. Con sign. più generico, atto, fatto o ...
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rendita
rèndita s. f. [der. di rendere, come forma participiale coniata per analogia con vendita]. – 1. a. Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito [...] della r. di obbligazioni e di azioni. b. ant. Entrata dello stato, tributaria o patrimoniale. 2. Usi e sign. scient. e tecnici Con sign. più specifico, guadagno differenziale, differenza o maggiore differenza, tra prezzo e costo di cui godono i ...
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giocoforza
giocofòrza s. m. [comp. di gioco e forza nel sign. di «necessità»]. – Necessità, forza maggiore; si usa solo nella locuz. predicativa, ormai antiquata, essere g., essere inevitabile, non poter [...] per quanto l’ora fosse tarda, fu g. svegliarlo. In origine anche in grafia staccata, in frasi come ci è stato il gioco forza (cioè: l’agire così è stato per noi una necessità; cfr., per un uso analogo di gioco, il modo prov. fare buon viso a cattivo ...
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Stato Maggiore Nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con il governo, il ministro della Difesa o il comandante di una grande unità o di un reparto, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie...
Generale (Biella 1800 - Torino 1882). Sottocapo di stato maggiore, si distinse nelle campagne del 1848-49; con il ministro C. Cadorna fu incaricato nel 1849, dopo Novara, delle trattative per l'armistizio col Radetzky; da quest'anno al 1857...