annunciare
(o annunziare) v. tr. [dal lat. annuntiare, der. di nuntius «messaggero, messaggio»] (io annùncio o annùnzio, ecc.). – 1. Far conoscere, rendere noto un fatto, un avvenimento, comunicandone [...] all’annuncio dato dall’angelo Gabriele a Maria, il verbo è stato usato anticam. con l’accus. della persona (da cui Nazarette (Boccaccio); in quella parte poi dove è lo spazio maggiore, fece Andrea l’Angelo Gabbriello che annunzia la Vergine (Vasari). ...
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rischio-paese
(rischio Paese), loc. s.le m. Rischio di una grave crisi dell’intera economia nazionale. ◆ Nel 2004 l’economia crescerà almeno del 5%, la disoccupazione è in calo e sui mercati finanziari [...] A ingolosire i grandi speculatori è il mercato dei titoli di Stato, un metodo per finanziare il budget di un paese che però il pagamento di un interesse più alto a fronte della maggiore emissione o del rischio-paese. (Mauro Bottarelli, Riformista, ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] mi toglie (Parini); anche in senso fig.: era già stato messer Gentile con somme lode tolto infino al cielo (Boccaccio). posizione scomoda. c. Levare una certa quantità da una quantità maggiore: questa minestra è troppa per me, tòglimene una metà; ...
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turismo
s. m. [dal fr. tourisme, che ricalca l’ingl. tourism, che a sua volta è dal fr. tour «giro, viaggio»]. – 1. a. L’insieme di attività e di servizî a carattere polivalente che si riferiscono al [...] estero al riequilibrio della bilancia dei pagamenti di uno stato; t. sessuale, quello praticato al puro scopo materiale caratteristiche particolari dell’apparato motore (per lo più maggiorato e adattato a fornire prestazioni superiori al tipo normale ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] un lembo del vestito si è impigliato nelle s.; Maggiore aperta [=apertura] molte volte impruna Con una forcatella di . l’espressione essere o stare sulle s., in uno stato di inquietante incertezza, in grande ansia e apprensione, soprattutto attendendo ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] quelli che, diversamente dai p. aperti, pur non essendo stati risolti, non si è in grado di escludere che possano de Fermat, 1603-1665 –, così formulato: «esistono un numero intero n maggiore di 2 e tre numeri interi positivi x, y, z tali che xn ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] quello fondamentale, in espressioni in cui tuttavia assume maggiore evidenza il concetto della passività: nella proposizione attiva lodi, essere lodato; ha ricevuto un’ottima educazione, è stato ottimamente educato; di cose spiacevoli: r. un torto, ...
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assegno
asségno s. m. [der. di assegnare]. – 1. Somma assegnata a vantaggio di qualcuno in corrispettivo di prestazione di lavoro o per altre ragioni: passare, corrispondere al figlio un a. mensile; [...] solo al prenditore o a un banchiere al quale sia stato girato per l’incasso; a. da accreditare, che consente o incrociato, su cui sono apposte due barre parallele per maggiore sicurezza contro le falsificazioni e gli smarrimenti, pagabile solo a ...
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volontariato
s. m. [der. di volontario, sul modello del fr. volontariat]. – 1. L’arruolarsi e il prestare servizio, come volontario, nelle forze armate di uno stato o in una formazione militare o paramilitare: [...] (età non inferiore a 16 anni, assenso dei genitori o di chi ne faceva le veci, stato civile di celibe, buona condotta, eventuale maggiore durata della ferma, ecc.). Il servizio stesso prestato come volontario in forze e formazioni armate: dopo ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] sono tutte nel centro della città; la s. principale dell’azienda è stata progettata da un famoso architetto; recarsi alla s. del giornale; l’ lavoro che a esse fa capo e per la maggiore ampiezza delle facoltà concesse ai loro dirigenti, godono di ...
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Stato Maggiore Nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con il governo, il ministro della Difesa o il comandante di una grande unità o di un reparto, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie...
Generale (Biella 1800 - Torino 1882). Sottocapo di stato maggiore, si distinse nelle campagne del 1848-49; con il ministro C. Cadorna fu incaricato nel 1849, dopo Novara, delle trattative per l'armistizio col Radetzky; da quest'anno al 1857...