criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico [...] ogni processo di socializzazione, violano le leggi accettate dal gruppo sociale cui appartengono. 2. s. m. e f. Colpevole di guerra, reo di crimini di guerra, chi cioè abusa dello stato di guerra per commettere gravi atrocità. Nell’uso corrente, ha ...
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strategia
strategìa s. f. [dal gr. στρατηγία (lat. strategĭa) «comando dell’esercito; carica di stratego; arte militare», der. di στρατηγός: v. stratego]. – 1. a. Nell’arte militare, la tecnica di individuare [...] su una serie preordinata e ben congegnata di atti terroristici, allo scopo di creare nel paese uno stato di tensione in campo sociale, politico, ecc., destabilizzando così l’ordine costituito e favorendo l’avvento di un governo autoritario; con sign ...
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arretratezza
arretratézza s. f. [der. di arretrato]. – L’essere arretrato; condizione di scarso sviluppo culturale e civile: a. mentale; popolazioni in stato di grande a. sociale; in partic., a. economica, [...] molte aree depresse della Terra, caratterizzate da una «economia di sussistenza», mancanza di iniziativa imprenditoriale, manodopera scarsamente qualificata, e, sul piano sociale, analfabetismo, malnutrizione, basso livello igienico-sanitario. ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce [...] o., leggi fondamentali, che regolano l’organizzazione di uno stato o di un ramo della pubblica amministrazione. Architettura o., all’ideologia del gruppo sociale o politico in cui opera: intellettuale o. a un gruppo, a una classe sociale. 6. agg. ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] di ..., e sim. b. Salto di q., progresso, mutamento o rinnovamento radicale: negli ultimi decennî, nella situazione economica e sociale c’è stato un salto di q.; con un salto di q., il cinema italiano si è nuovamente imposto a livello internazionale ...
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disorganizzazione
diṡorganiżżazióne s. f. [der. di disorganizzare]. – 1. Mancanza di organizzazione, lo stato di ciò che è disorganizzato: la d. della burocrazia, dei trasporti. In sociologia, d. sociale, [...] lo stesso che disintegrazione sociale. 2. In medicina e biologia, ogni profonda alterazione degli elementi che compongono un organismo. ...
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assistenza
assistènza s. f. [dal lat. tardo assistentia, der. di assistĕre «assistere»]. – 1. Atto dell’assistere, dell’essere presente: si è proceduto alle premiazioni con l’a. di numeroso pubblico; [...] a malati o moribondi, ma anche in senso più ampio, come attività sociale); l’a. dei poveri; a. dei minori; a. familiare, , l’insieme di iniziative e provvidenze mediante le quali lo stato e gli enti pubblici operano per rendere possibile a tutti, ...
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governo-penombra
(governo penombra), loc. s.le m. Direzione politica esercitata attraverso canali riservati, privi di ufficialità; con riferimento all’istituzione del «governo ombra», dalla quale intende [...] A vararlo è Alessandra Mussolini, leader di Azione sociale, alleata del Pdl rimasta fuori dalla distribuzione del «governo ombra». Mantovano, per la nipote del duce, sarebbe stato il titolare del Viminale. (Lello Parise, Repubblica, 13 maggio 2008, ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] militare, ma esteso spesso anche ad altri settori della vita sociale, come per es. all’organizzazione sanitaria e all’urbanistica: a famiglia, in senso più o meno ampio, collegio, comunità, stato). b. In diritto, minima u. colturale, estensione di ...
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rappresentanza
rappreṡentanza s. f. [der. di rappresentare]. – 1. Il fatto di rappresentare una o più altre persone, oppure gruppi, enti e organi, istituzioni e società, ossia di intervenire in vece [...] ., per funzioni rappresentative di carattere pubblico, politico e sociale, connesse con la propria carica, e, in partic del sindacato; una r. dei lavoratori della fabbrica occupata è stata ricevuta dal sindaco. In partic., in diritto internazionale, r ...
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Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...