minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] è considerato inferiore di merito, di grado o di condizione sociale (in questo senso, spesso sostantivato): il rispetto che il è una terza maggiore). b. Accordo m., quello che allo stato fondamentale ha la prima terza minore (do-mi♭-sol). c. Modo ...
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minorita
minorità s. f. [der. di minore; nel sign. 3, dall’ingl. minority, fr. minorité]. – 1. Età minore, condizione di minorenne (in senso giuridico o nel senso più com.): in considerazione della m. [...] imputato. 2. non com. Condizione di inferiorità, e quindi anche di dipendenza, di soggezione (politica, sociale, psicologica): popolo che vive in stato di m.; sulla considerazione che l’ignoranza del leggere e dello scrivere non importa m. mentale (B ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] coincidere o no con l’anno solare o civile (in Italia, per lo stato, dal 10 luglio al 30 giugno fino al 1964 e, a partire dal difficili, soprattutto con riferimento alla vita politica e sociale, per indicare periodi di benessere, di tranquillità, ...
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iniziazione
iniziazióne s. f. [dal lat. tardo initiatio -onis]. – 1. Atto o serie di atti e cerimonie con cui si ammette, o si è ammessi, alla partecipazione a culti misterici, alla conoscenza di dottrine [...] allo stato adulto), o assume particolari poteri e privilegi: i. tribale, i. magica. Più genericam., ammissione in una setta, in una società segreta, in un gruppo sociale chiuso, e sim. 2. Per estens., ammaestramento, avviamento a una disciplina ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] Che si trova da poco tempo in una determinata condizione, che è stato da poco eletto in una carica o assegnato a un impiego, a innovazioni soprattutto nei modi di vita, nei costumi, nelle condizioni sociali o politiche, e sim.: il n. non lo attira; ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] m. di noi), o, più genericam., alle condizioni di vita, anche sociale e politica (c’è chi sta m. e chi sta peggio; si stava s’è rotta la pellicola; nel m. del sonno, sono stato svegliato da una scampanellata. Al meglio (anche prezzo al meglio), ...
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violento
violènto (ant. o raro violènte) agg. [dal lat. violentus, affine a vis «violenza» e a violare «violare»]. – 1. a. Che usa con facilità e brutalità la propria forza fisica o altri mezzi di coercizione [...] v., un uomo pericoloso; sono dei v., sta’ attento; è sempre stato un ribelle e un v., e non mi meraviglio proprio che sia finito che rifiuta la violenza come metodo di lotta politica e sociale, per principî sia religiosi, sia morali e umanitarî: la ...
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arrestare2
arrestare2 v. tr. [lat. *arrestare, comp. di ad- e restare «fermarsi»] (io arrèsto, ecc.). – 1. a. Far cessare un movimento, o anche un funzionamento, un’attività, un processo; è in genere [...] corso della storia, il cammino dell’umanità, il progresso sociale; cercare di a. la svalutazione della moneta, la diffusione ad arrestarsi in tempo. 2. Mettere una persona in stato di arresto: è stato arrestato per detenzione abusiva di armi. ◆ Part. ...
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azionariato
s. m. [dal fr. actionnariat, der. del sost. actionnaire «azionista2»]. – In generale, il complesso delle persone, fisiche o giuridiche, che detengono le azioni di una o più società: a. pubblico, [...] i dipendenti ne risultino anche azionisti e come tali cointeressati al suo buon andamento. 2. A. dello stato: partecipazione dello stato alla formazione del capitale sociale di talune imprese, che svolgono attività economica di particolare interesse. ...
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foro
fòro s. m. [dal lat. forum]. – 1. Presso gli antichi Romani, in origine lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città [...] sorti anticamente intorno ai fori urbani, il nome è stato dato talora ad analoghi complessi moderni, con destinazioni varie si occupa di fatti e controversie che riguardano il bene sociale o pubblico della Chiesa, e si esercita pubblicamente, ...
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Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...