dovere1
dovére1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. Obbligo morale di fare determinate cose; più spesso, ciò che si è obbligati a fare dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, [...] dallo statosociale, ecc.: fare, osservare, compiere il proprio d.; trascurare i d.; mancare ai proprî d.; diritti e doveri del cittadino; d. morali, civili, sociali, religiosi, coniugali, scolastici; doveri verso Dio, verso la patria, verso la ...
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antipopulista
agg. Contrario a ogni forma di populismo. ◆ Un programma di liberismo selvaggio (ne faranno le spese soprattutto il Sud, lo Statosociale e la cultura), che segnala la decisa svolta antipopulista [...] del Governo, oramai incapace, perfino, di fare i conti con la propria base di consenso elettorale. (Rina Gagliardi, Liberazione, 24 luglio 2004, p. 1, Prima pagina) • Da direttore del Mulino, [Nicola Matteucci] ...
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welfareggiare
v. intr. (iron.) Fare politiche favorevoli al mantenimento o all’estensione dello Statosociale. ♦ L’importante, come scrivevamo nel gennaio scorso in un pezzo intitolato “Law & Order. [...] Verso il Pil dell’Avvenire”, è attenersi alle regole senza fare storie. Il resto verrà da sé. E sarà giusto a prescindere, quali che siano le conseguenze sulla vita reale della maggior parte dei cittadini. ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] rappresentare (e sim.) il t. di ...: quella greca è stata a lungo ritenuta il t. della bellezza ideale; il sillogismo può esemplificato attraverso una frase tipo caratteristica: il t. «vota socialista»; il t. «quel mattacchione di Giorgio»; il t. ...
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vagabondaggio
vagabondàggio s. m. [der. di vagabondo, per influsso del fr. vagabondage]. – 1. a. Il fare abitualmente vita da vagabondo; condizione, comportamento da vagabondo: gente dedita al v.; è [...] stato fermato per v. e ubriachezza molesta. b. La piaga sociale rappresentata dall’esistenza di molti vagabondi: combattere, estirpare il vagabondaggio. 2. In senso attenuato, l’andare vagando per diporto in varî luoghi senza un preciso o preordinato ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] organizzazioni fasciste, e il p. dell’oca, come è stato scherz. chiamato il passo di parata, ted. Paradeschritt, delle si sviluppa di pari p. con le cresciute esigenze della vita sociale. Guidare, reggere i p. di qualcuno (bambino, infermo, persona ...
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mediocrazia
mediocrazìa s. f. [comp. di medio e -crazia], non com. – Predominio sociale e culturale della classe media; atteggiamento, mentalità tipici del ceto medio. Il termine è stato talora usato [...] con una connotazione polemica e spreg. (per raccostamento all’agg. mediocre): giornali mercenari, custodi eunuchi della m. e del misoneismo (Marinetti) ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate [...] di espressione culturale normalmente integrata con le varie attività sociali (lavoro, culto, riti, danza, feste, ecc m. che non finiscono sempre in accordo (De Marchi). d. Stato di cose, situazione, faccenda che si prolunga più del necessario, ...
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kibbutzistico
agg. Relativo ai kibbutz, agli insediamenti agricoli collettivi. ◆ Dopo la creazione dello stato d’Israele, i kibbutzim attraversano un periodo di espansione sociale ed economica, creano [...] il miracolo della agricoltura israeliana, che una volta coperte le necessità del mercato interno, si lancia all’esportazione di prodotti e tecniche. È il movimento kibbutzistico che scopre i pompelmi e ...
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sansimonismo
s. m. [dal fr. saint-simonisme]. – La scuola e la dottrina filosofico-politica di C.-H. de Saint-Simon (1760-1825): critico della società capitalista, sosteneva l’abolizione della società [...] organizzata secondo il principio «a ciascuno secondo le sue capacità, a ogni capacità secondo le sue opere»; compito dello stato è assicurare tale principio e la pace sociale; il governo è affidato ai rappresentanti dei processi produttivi (forma di ...
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Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, modificando in modo deliberato e regolamentato la distribuzione dei redditi generata...
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...