stellarator
〈stèlëreitë〉 s. ingl. [acronimo della locuz. stellar (gener)ator «generatore stellare», in quanto atto a raggiungere nel suo interno una temperatura dell’ordine di quella delle stelle], usato [...] in ital. al masch. – In fisica, nome di un tipo di macchina a plasma per esperimenti sulla fusione nucleare, costituito da un recipiente toroidale su cui è posto un avvolgimento elicoidale percorso da ...
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smisurato
smiṡurato agg. [der. di misura, col pref. s- (nel sign. 1)]. – Senza misura, eccedente le normali misure; non misurabile: uno spazio s.; la s. lontananza delle stelle; la s. misericordia di [...] Dio. Per estens., grandissimo, straordinario; immenso: ricchezza s.; un amore, un affetto s.; ha un ingegno s., una cultura s., o, al contr., una s. ignoranza; In seno al vostro s. affanno Posate (Leopardi). ...
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stelleggiare
v. tr. [der. di stella1] (io stelléggio, ecc.), poet., raro. – Riempire, cospargere di stelle, cioè di ricami o di ornamenti fatti a forma di stella. ◆ Part. pass. stelleggiato, anche come [...] agg., stellato: Nella stagion, che già s’allunga il giorno A passo lento, e che sen viene il sole All’Orse stelleggiate (Chiabrera). ...
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principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo [...] al linguaggio di alcune scienze: a. In astronomia, in un sistema stellare binario o multiplo, stella p., la stella di massa maggiore intorno a cui ruotano l’altra o le altre stelle del sistema. b. In ottica, piani p., per un sistema ottico ...
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inarrare
(o innarrare) v. tr. [der. di arra], ant. – Impegnare con arra, accaparrare: innarravano il grano (G. Villani); anche, ingaggiare, assumere per un determinato lavoro: Fece ... di quell’arte [...] Inarrar con gran premio i miglior mastri (Ariosto). Fig., poet., impegnare (una lotta e sim.): Col cielo e co le stelle e co la luna Un’angosciosa e dura notte innarro (Petrarca). ...
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maligno
agg. [dal lat. malignus «cattivo», comp. di malus «cattivo» e tema di gignĕre «generare», quindi propr. «di cattiva natura» (cfr. benigno)]. – 1. a. In genere, cattivo, malvagio, che ha una naturale [...] storia: tempi, anni m., un periodo m.; sorte m., destino m.; l’influsso m. degli astri; Or par, non so per che stelle maligne, Che ’l cielo in odio n’aggia (Petrarca). b. Malsano, malefico: esalazioni m.; i gas m. delle paludi; con accezione partic ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] ch.; le ch. stelle; giorno ch., quando il sole è già alto: dormire fino a ch. giorno; una stanza ch., piena di luce, illuminata dal sole; detto del tempo, del cielo, dell’aria, sereno, limpido, senza nuvole (contr. di fosco): una ch. mattina di ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] che molto più si conviene nelle scuole tra gli studianti che tra noi (Boccaccio); era un gran studiante, che aveva in mente i nomi di tutte le stelle e conosceva la luna meglio di tutti (Panzini). ◆ Part. pass. studiato, anche come agg. (v. la voce). ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] , l’universo; Come orna il sol la machina del mondo (Ariosto); ammirazione ingenua per la m. delle stelle, così esatta nella sua grandezza sovrumana (Bacchelli). Analogamente, per influsso delle concezioni fisiologiche meccanicistiche tipiche del ...
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allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono [...] luogo a un’intera ottava di bisticci: «La casa cosa parea bretta e brutta, Vinta dal vento, e la natta e la notte Stilla le stelle, ch’a tetto era tutta; Del pane appena ne détte ta’ dotte; Pere avea pure e qualche fratta frutta, E svina, e svena di ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta dal Sole o da un’altra stella. La distinzione...