stracitta
stracittà s. f. [comp. di stra- e città, sul modello di strapaese]. – Tendenza della letteratura italiana del primo dopoguerra, a carattere cosmopolita, contrapposta, polemicamente, a quella [...] di strapaese; ne fu espressione culminante il cosiddetto novecentismo (v.), capeggiato da M. Bontempelli ...
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stracittadino1
stracittadino1 agg. [comp. di stra- e cittadino1]. – Che riunisce, che presenta in sé gli aspetti cittadini più vivi e caratteristici: manifestazione s.; il derby ha creato un’atmosfera [...] stracittadina. In partic., partita s. (anche assol. stracittadina s. f.), incontro di calcio fra due squadre della stessa città, detto più com. derby ...
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stracollare
v. tr. [der. di collo (del piede), col pref. stra-] (io stracòllo, ecc.), fam. – Slogare, lussare; per lo più con la particella pron.: si è stracollato un piede, o gli si è stracollato un [...] piede, si è prodotto una lussazione ...
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stracolmo
stracólmo agg. [comp. di stra- e colmo1]. – Colmo fino al limite, eccessivamente colmo: un paniere s. di frutta, un sacco s. di grano; un autobus stracolmo di passeggeri; si affacciavano per [...] ammirare dall’alto lo spettacolo della platea s. e rumoreggiante (Palazzeschi) ...
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stracuocere
stracuòcere (pop. stracòcere) v. tr. [comp. di stra- e cuocere] (coniug. come cuocere). – Cuocere a lungo, tenendo la vivanda al fuoco più tempo dell’ordinario: il pesce va cotto bene, ma [...] non stracotto. ◆ Part. pass. stracòtto, anche come agg. e s. m. (v. la voce) ...
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stradoppio
stradóppio agg. [comp. di stra- e doppio]. – Più che doppio, più volte doppio: ho bisogno di un buon caffè, ma stradoppio lo voglio! In botanica, fiore s., nel quale gli stami e i pistilli [...] sono trasformati in petali: i fiori stradoppî sono naturalmente sterili ...
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strafalciare
v. intr. [forse der. di falce, col pref. stra-, con il senso originario di *«falciare male»] (io strafàlcio, ecc.; aus. avere), ant. e raro. – Lavorare male, alla carlona; commettere qualche [...] grosso errore, per ignoranza o per sbadataggine ...
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strafare
v. intr. [comp. di stra- e fare2] (io strafò o strafàccio, tu strafài, egli strafà, ecc.; nel resto, coniug. come fare; aus. avere). – Fare più del necessario o del conveniente (per smania d’azione, [...] per eccessivo zelo, ecc.): non gli basta fare, deve sempre s.!; ha voluto s., e ha rovinato tutto; la novità consisteva nella semplicità del dire, nel tono dimesso delle parole, ... nella volontà diventata ...
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Stra Comune della prov. di Venezia (8,8 km2 con 7550 ab. nel 2008). Il centro è situato al confine con la prov. di Padova, sulle rive del fiume Brenta.
Fu luogo di villeggiatura per i ricchi Veneziani, i quali vi costruirono splendide ville....
STRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino extra. Indica perlopiù una condizione eccezionale, ma anche una posizione esterna.
Si trova in parole composte derivate dal latino (straordinario, stravagante) o formate modernamente da sostantivi,...