strapaesano
strapaeṡano agg. [comp. di stra- e paesano; nel sign. 2, der. di strapaese]. – 1. Che aduna, che presenta in sé, al massimo grado, gli aspetti paesani più vivi e caratteristici: fiera, sagra, [...] festa strapaesana. 2. Che è proprio della tendenza letteraria di strapaese: le tematiche s.; che (o, come sost., chi) seguiva o sosteneva la tendenza letteraria di strapaese ...
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strapaese
strapaéṡe s. m. [comp. di stra- e paese]. – Tendenza letteraria della prima metà del sec. 20° che si ispirò alle tradizioni schiettamente paesane, contro ogni forma di cosmopolitismo o esterofilia [...] e quindi in opposizione al movimento di stracittà; le sue origini si possono far risalire al manifesto nazionalista compilato da G. Papini (1904), ma assunse questo nome, e si affermò come polemica espressione ...
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strapagare
v. tr. [comp. di stra- e pagare] (io strapago, tu strapaghi, ecc.). – Pagare molto più del dovuto, pagare abbondantemente (spesso in aggiunta a pagare): con tutto ciò che ha preteso finora, [...] si è fatto non solo pagare ma anche s.; per il vostro lavoro ritengo di avervi già pagato e strapagato ...
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straparlare
v. intr. [comp. di stra- e parlare2] (aus. avere). – Parlare troppo, comunque molto più del necessario, o a sproposito: smettila di s.!; se ne parlò e se ne straparlò per tutto il giorno [...] nel paese (Faldella); anche, parlare senza rendersi conto di quello che si dice, farneticare: quando beve, straparla; nell’agitazione, straparlava come se fosse in delirio ...
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strapieno
strapièno agg. [comp. di stra- e pieno1]. – Oltremodo pieno, pieno zeppo: un cassetto s. di carte; la piazza era s. (di gente); non sono riuscito a salire sull’autobus perché era s.; essere, [...] sentirsi s., per avere mangiato troppo ...
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strapiombare
v. intr. [comp. di stra- e piombare1] (io strapiómbo, ecc.; non sono usati i tempi composti). – Non essere a piombo, in partic. con riferimento a una struttura o a una superficie verticale [...] in cui la parte superiore sporge rispetto a quella inferiore, sicché il filo a piombo cade a una certa distanza dalla base: il muro, la parete, la roccia strapiomba; Orvieto, su i papali bastioni Fondati ...
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strapoggiare
v. intr. e tr. [comp. di stra- e poggiare2] (io strapòggio, ecc.; come intr., aus. avere). – Nel linguaggio marin., di nave che viene bruscamente alla poggia, cioè che accosta allontanandosi [...] dalla direzione del vento (contr. di straorzare). Come trans., condurre la prua della nave decisamente a poggia, per causa del mare grosso, o di mal governo del timoniere ...
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strapotente
strapotènte agg. [comp. di stra- e potente]. – Eccessivamente potente: un uomo s. nel campo della finanza; una burocrazia s. e oppressiva. ...
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strapotenza
strapotènza s. f. [comp. di stra- e potenza]. – Straordinaria, eccessiva potenza (soprattutto in quanto se ne abusi per sopraffare altri): un uomo politico che, per la sua s., è più odiato [...] che temuto ...
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strapotere
strapotére s. m. [comp. di stra- e potere1]. – Potere enorme, incontrastato, o eccessivo uso del potere: lo s. dei partiti è in contrasto con la democrazia. ...
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Stra Comune della prov. di Venezia (8,8 km2 con 7550 ab. nel 2008). Il centro è situato al confine con la prov. di Padova, sulle rive del fiume Brenta.
Fu luogo di villeggiatura per i ricchi Veneziani, i quali vi costruirono splendide ville....
STRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino extra. Indica perlopiù una condizione eccezionale, ma anche una posizione esterna.
Si trova in parole composte derivate dal latino (straordinario, stravagante) o formate modernamente da sostantivi,...