tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] in senso fig. (v. manica, n. 1 b); t. su una casa, costruirla; t. su i capelli, raccoglierli e fermarli in alto, sulla testa; t. su le carte, prenderle dal mazzo o dal tavolo; t. su i numeri (della tombola, del lotto, ecc.), prenderli dal sacchetto ...
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acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, [...] acque normali: a. minerali medicamentose; a. minerali da tavola. Secondo il contenuto di sostanze in esse disciolte, le quelle che fanno parte del demanio dello stato, a. private, su cui è possibile un diritto di proprietà da parte dei privati; ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] la sua lunghezza da una sottile tavola posta al centro, usata per in generale, s. funzionale della funzione f(x), scala che si ottiene su una retta r fissando su essa preventivamente una scala metrica e associando poi ai punti di ascissa cartesiana ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, [...] a. di cappello, di saluto, non intimo; a. di tavola, di gioco; consiglio da a.; trattare da a., confidenzialmente, amici come prima, o più di prima!, quando non ci s’accorda su un affare, ma s’intende rimanere ugualmente in buoni rapporti. In ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] di una p.; una famiglia composta di cinque p.; la tavola è apparecchiata per dodici p.; seguito da una qualificazione, generalm. per fama, per sentito dire e sim.); pagare di p., assumere su di sé, o subire, tutte le responsabilità e le conseguenze, ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, [...] masse, valori e toni: p. sutavola, su tela, su linoleum, p. su vasi o vascolare, p. murale; p. a olio, a encausto, a fresco, a guazzo, a acquerello, a tempera; p. eseguita con tecnica mista, in relazione al materiale su cui si dipinge e ai mezzi ...
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credènza2 s. f. [dalla voce prec., attrav. la locuz. ant. fare la credenza, riferita all’assaggio dei cibi]. – 1. Mobile da cucina o da sala da pranzo, usato (già dal sec. 16°) per contenere stoviglie, [...] in questo sign., l’odierno buffet e servizio di buffet). 3. ant. Servizio da tavola in ceramica. 4. Nella liturgia cattolica, tavolino (detto anche abaco) posto nel presbiterio, su cui vengono collocati i vasi e altri oggetti sacri occorrenti per la ...
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bar
1. MAPPA Un BAR è un locale pubblico in cui ci si ferma brevemente per consumare bevande e cibi leggeri; si può bere o mangiare al bancone che separa i clienti dal personale di servizio, stando [...] in piedi o seduti su alti sgabelli, oppure ci si può sedere a uno dei tavolini messi a disposizione dall’ puntano ad attirare clienti a pranzo o a cena (la paninoteca, la tavola calda, lo snack bar, il sushi bar); bar che selezionano la clientela ...
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crisi
1. MAPPA Nel linguaggio medico, una CRISI è l’insorgenza improvvisa di un fenomeno violento e di durata piuttosto breve (c. cardiaca, epilettica, gastrica). 2. Nel linguaggio corrente, invece, [...] all’eccesso, che, quando nella stagione estiva non trova a tavola il melone col prosciutto, dà in escandescenze; e appena lo passa la crisi. La sola vista del melone col prosciutto ha su lui un’azione sedativa.
Achille Campanile,
Gli asparagi e l ...
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fabbrica
1. Si chiama FABBRICA l’attività di fabbricare e il suo risultato (la f. delle ceramiche è diffusa in tutta la regione), e in particolare la costruzione di un edificio (dirigere la f. d’un [...] la fabbrica è un luogo, uno stabilimento in cui si produce qualcosa, spesso su scala industriale (f. di merletti, di bottoni; f. di sapone, di aiuta la moglie, che deve cucinare e servire a tavola.
Federigo Tozzi,
Ricordi di un impiegato
Vedi anche ...
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Dipinto su tavola o rilievo in marmo o legno, di soggetto religioso, collocato sull’altare, generalmente entro un’inquadratura architettonica (pala d’altare); il termine è riferito in particolare a opere del Gotico e del primo Rinascimento.
Pittore olandese (Assendelft 1597 - Haarlem 1665), figlio di Jan, fu allievo (1612-22) di F. P. de Grebber. Molto importante per la sua formazione fu l'amicizia con l'architetto e pittore J. van Campen. Fece numerosi viaggi di studio, documentati...