lampo
s. m. [dallo stesso tema di lampa, lampare]. – 1. Luce abbagliante e di brevissima durata, manifestazione ottica delle scariche elettriche che hanno luogo nell’atmosfera: il bagliore, il guizzare [...] durata. In tutte queste locuzioni (che si scrivono anche senza il trattino), la parola lampo, che ha funzione subordinata rispetto al sost. precedente, rimane invariata anche quando la locuzione stessa sia usata al plur.: chiusure-lampo, telegrammi ...
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siccome
siccóme (o 'sì come') avv. e cong. [comp. di sì e come]. – 1. a. Nell’uso letter., scritto in due parole (= così come), serve in genere a introdurre un paragone: Forsennata latrò sì come cane [...] », v. sì, n. 1 f. 2. Con funzione di cong. causale (più pop. di poiché o giacché), introduce di norma una subordinata preposta alla prop. principale: siccome non pensavo di incontrarti, ti ho scritto un biglietto; preferirei farne a meno, ma siccome ...
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dipendente
dipendènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dipendere]. – 1. agg. Che dipende, che è ad altri soggetto o subordinato: uffici, organi d.; lavoratori d., e lavoro d. (non autonomo). In sintassi, [...] proposizione d., lo stesso che subordinata (v. subordinazione, n. 3). Analogam., in matematica e fisica, grandezza o variabile d., che è funzione di altre variabili, il cui valore cioè dipende da altre grandezze o variabili. 2. s. m. e f. Persona che ...
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soprintendente
soprintendènte (anche sopraintendènte, sovrintendènte, sovraintendènte) s. m. e f. [dal lat. mediev. superintendens -entis, part. pres. di superintendĕre «soprintendere»]. – 1. In senso [...] ), corrispondente a quella di sottufficiale (da vice brigadiere a maresciallo di prima classe) del vecchio ordinamento e dei carabinieri e della gurdia di Finanza; gerarchicamente è subordinata all’ispettore e precede l’assistente e l’agente. ...
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tesi
tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, [...] , in ipotesi sono talora adoperate, nella perorazione degli avvocati, con lo stesso sign. di «in via principale», «in via subordinata», nella richiesta della pronuncia da parte del giudice: l’avvocato ha chiesto in tesi l’assoluzione del suo cliente ...
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concessivo
agg. [dal lat. tardo concessivus]. – 1. Che esprime concessione. In partic., in grammatica, proposizione c. (o, come s. f., una c., le c.), proposizione subordinata che esprime una circostanza [...] nonostante la quale avviene ugualmente quanto è detto nella proposizione reggente; può avere forma esplicita con il verbo al congiuntivo (per es., ti perdono, benché tu non lo meriti), o forma implicita ...
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auto-2
àuto-2 [abbrev. di automobile]. – Primo elemento di parole composte, nelle quali indica autoveicoli che hanno determinate caratteristiche o funzioni (per es., autoambulanza, autobetoniera, autocisterna, [...] autotreno). In altri composti ha posizione sintatticamente subordinata rispetto al secondo elemento, indicando tutto ciò che ha attinenza con autoveicoli (per es., autocolonna, autorimessa, autostrada, autotrasporti). La possibilità di formare ...
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concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. [...] : l’avvocato concluse l’arringa chiedendo la piena assoluzione dell’imputato. Frequente in usi assol. (o seguito da prop. subordinata): ha concluso col darmi ragione; più in partic., riepilogare, tirare le somme di un ragionamento: cerchiamo di c ...
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nolente
nolènte agg. [dal lat. nolens -entis, part. pres. di nolle «non volere»], letter. – Che non vuole, che è di volontà contraria: essere, dichiararsi, mostrarsi n.; per quanto n., ha dovuto accettare; [...] si usa per lo più in modo assol., più raram. con reggenza di una prop. subordinata: io la seguiva, n. ormai a consumare il fatto che essa sembrava adesso voler favorire (Pratolini). Frequente soprattutto, anche nel linguaggio com., nella locuz. ...
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vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo [...] occupazioni che una persona si concede (se svolge attività autonoma), o si fa concedere (se è in posizione subordinata): avrei proprio bisogno, per rimettermi, di qualche giorno di vacanza; appena avrò terminato questo lavoro voglio prendermi una ...
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