lisbonizzato
p. pass. e agg. Aggiornato secondo i criteri elaborati nella sessione straordinaria del Consiglio europeo tenuta a Lisbona nei giorni 23 e 24 marzo 2000. ◆ Perché l’Europa fatica tanto a [...] Patto di Stabilità “lisbonizzato” sarebbe auspicabile» [Mario Monti intervistato da Massimo Mucchetti e Danilo Taino]. (Corriere della sera, 30 luglio 2004, p. 3, In primo piano).
Derivato dal toponimo Lisbona con l’aggiunta del suffisso -izzato. ...
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lisbonizzazione
s. f. Adeguamento agli obiettivi di competitività stabiliti nella sessione straordinaria del Consiglio europeo tenuta a Lisbona nei giorni 23 e 24 marzo 2000. ◆ Il dibattito sulla riforma [...] simultaneamente». Anzi, Siniscalco parla apertamente di una sorta di «lisbonizzazione del Patto». (Giancarlo Radice, Corriere della sera, 30 gennaio 2005, p. 19, Cronache).
Derivato dal toponimo Lisbona con l’aggiunta del suffisso -izzazione. ...
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litigiosite
s. f. (iron.) Propensione patologica a essere litigioso, a dividersi per i motivi più futili. ◆ Poco più in là, Teresio Delfino, leggendario democristiano piemontese che ad ogni finanziaria [...] Giulietti: «Prima questo vaiolo delle divisioni intestine ha colpito noi, ora ha contagiato loro». (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 11 ottobre 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. litigioso con l’aggiunta del suffisso -ite. ...
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localaro
s. m. Chi ama girovagare da un locale all’altro; esercente di un locale pubblico, in particolare nel settore della ristorazione, poco fornito o del tutto privo di specifiche competenze professionali. [...] , a differenza di certi localari middle o upper class che affollano i pub, «non hanno mai provocato una rissa, è gente mite». (Stefano Rossi, Repubblica, 14 luglio 2004, Milano, p. VII).
Derivato dal s. m. locale con l’aggiunta del suffisso -aro. ...
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locandita
locandità s. f. inv. L’atmosfera e lo stile caratteristici delle vecchie locande. ◆ Decana delle locande d’Italia [...]: eccola, sembra l’archetipo della locandità, palazzina vecchia ma non [...] camere tranquille per scriverci racconti [...], cotto ai pavimenti, soffitto a cassettoni, l’insegna di lamiera dipinta e bombata. (M. S., Repubblica, 14 dicembre 2000, p. 30, Cronaca).
Derivato dal s. f. locanda con l’aggiunta del suffisso -ità. ...
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fonia
fonìa s. f. [uso sostantivato del suffisso prec.]. – 1. Nelle telecomunicazioni, termine abbreviato con cui si qualificano in generale le trasmissioni di suoni (telefoniche, radiofoniche, radiotelefoniche, [...] ecc.) in contrapp. a quelle di immagini e a quelle di testi: emissioni, collegamenti in f., in contrapp. a emissioni, collegamenti video, opp. in grafia. 2. In linguistica, emissione fonica, sinon. poco ...
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tropeolo
tropèolo s. m. [lat. scient. Tropaeolum, der. del lat. class. tropaeum «trofeo», con suffisso dim., con riferimento alle foglie simili a uno scudo e ai fiori simili a elmi]. – Genere di piante [...] geraniali, tropeolacee, con una novantina di specie native del Nuovo Mondo, dal Messico al Cile: sono erbe annue o perenni, con fusti rampicanti, foglie peltate più o meno divise, fiori irregolari, gialli, ...
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lowcostismo
s. m. (iron.) La ricerca di tutto ciò che costa meno, che è a buon mercato. ◆ Dice, «non m’è rimasta più una breccola, ‘sto postNatale». Perfetto, pare che il giochino di stagione sia il [...] che con mezzeuro si compra un «ruoto», la teglia d’alluminio per la pastiera, (Laura Piccinini, Corriere della sera, 8 gennaio 2005, p. 43, Tempo libero).
Derivato dalla loc. agg.le ingl low cost (‘a basso costo’) con l’aggiunta del suffisso -ismo. ...
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Lucatonide
s. m. (iron.) Giovane emulo del calciatore Luca Toni, capace di incarnare la tendenza giovanile del momento. ◆ Per gioco, possiamo provare a ricondurre molti degli autoscattisti qui convenuti [...] ), e riconoscere, in mezzo al mucchio, qualche Fabiovolide (da Fabio Volo) o qualche Lucatonide (da Luca Toni) o Tariconide. (Michele Serra, Repubblica, 9 aprile 2006, p. 31).
Derivato dal nome proprio (Luca) Toni con l’aggiunta del suffisso -ide. ...
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luccicanza
s. f. Lucentezza, luminosità. ◆ Lo stesso impianto del film, strutturato in concisi, incalzanti paragrafi, impone al racconto una traccia «liturgica» che soltanto di quando in quando [...] richiamo dello shining, di una luccicanza che sembra avere in sé qualcosa di soprannaturale. (Marino Niola, Repubblica, 12 febbraio 2006, p. 46, La Domenica di Repubblica).
Derivato dal v. intr. luccicare con l’aggiunta del suffisso -anza. ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto,...
In botanica sistematica, suffisso dei nomi scientifici che indicano le sottofamiglie; di norma si aggiunge al nome di un genere compreso nella sottofamiglia; per es., Maloidee (sottofamiglia delle Rosacee), dal genere Malus, a cui appartiene...