mofeta
moféta (meno com. moffétta) s. f. [lat. mephītis, attraverso un dialetto merid.]. – In vulcanologia, l’emissione diretta di anidride carbonica allo stato secco da fratture del suolo, fenomeno [...] connesso con l’ultima fase di degassamento di masse magmatiche più o meno profonde in centri eruttivi ormai definitivamente spenti; tuttavia alcuni apparati vulcanici ancora attivi mostrano manifestazioni ...
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spazzo
s. m. [lat. spatium: cfr. spazio, che costituisce l’allotropo dotto della stessa voce latina]. – 1. ant. Pavimento, suolo. 2. Spazio di terreno, spianata: Lo s. era una rena arida e spessa (Dante); [...] in quel brusco movimento il cocchiere si è rovesciato sullo spazzo (Tarchetti). 3. Antica unità di misura di superficie e di volume, usata in Italia prima dell’adozione del sistema metrico decimale, soprattutto ...
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viatore
viatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. viator-oris, der. di viare «viaggiare», a sua volta der. di via «via2»]. – 1. letter. Viandante: Chi fa il buon viator sicuro e lieto L’alte nevi stampar, [...] calcar i ghiacci, Se non questo liquor ... [il vino]? (L. Alamanni); Te viatrice in questo arido suolo Io mi pensai (Leopardi). Nel linguaggio ascetico, la parola è stata usata talora con riferimento all’uomo, considerato come un viandante che nella ...
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nematodi
nematòdi s. m. pl. [lat. scient. Nematoda, comp. di nemato- e -oda, forma irregolare del suff. -oidea (v. -oide)] (sing. -e). – Tipo di vermi non metamerici, bilaterî, che sono per lo più parassiti [...] o vivono liberi nelle acque dolci o marine o nel terreno umido con densità anche molto elevate (nel suolo se ne possono trovare più di 10 milioni per metro quadrato): hanno bocca di solito terminale o lievemente ventrale, corpo cilindrico, filiforme ...
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sbarra
s. f. [der. di barra, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. Trave, palo, asse (di legno, di metallo o di altra materia) che serve a chiudere, serrare, impedire il passaggio e sim.: serrare la porta [...] variabile da 2,57 m a 2,75 m da terra, su due montanti di ferro regolabili in altezza e fissati al suolo mediante quattro tiranti d’acciaio, che serve come sospensione e appoggio per gli arti superiori e inferiori, in esercizî basati essenzialmente ...
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paleosuolo
paleosuòlo s. m. [comp. di paleo- e suolo]. – In geologia, terreno (detto anche terreno fossile) rimasto sepolto da detriti (frane, alluvioni, eruzioni vulcaniche) in epoca geologica anteriore [...] all’attuale, e che conserva quindi i caratteri che aveva all’epoca del seppellimento ...
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vicarianza
s. f. [der. di vicariare]. – 1. In medicina, il fatto e la capacità di un organo, di una funzione o di una fenomenologia di potersi sostituire a un altro organo o a un’altra funzione o fenomenologia, [...] in ambienti o territorî limitrofi ma diversificati per uno o più fattori ecologici, come per es. il pH del suolo: così Rhododendron ferrugineum è specie ossifila vicariante, su suoli acidi, di Rhododendron hirsutum, pianta ossifila che predilige ...
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ozono
ożòno s. m. [dal fr. ozone, der. del gr. ὄζω «emanare odore»]. – In chimica, forma allotropica dell’ossigeno, di formula O3, gas di colore blu e caratteristico odore pungente, presente alla massima [...] concentrazione atmosferica nella ozonosfera, mentre presso il suolo ha una concentrazione molto minore. In natura si forma dall’ossigeno per azione della radiazione ultravioletta di lunghezza d’onda minore di 2900 Ångström oppure, nella troposfera, ...
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pelargonio
pelargònio s. m. [lat. scient. Pelargonium, der. del gr. πελαργός «cicogna» (per la forma a becco allungato dei frutti); cfr. lat. tardo gruina, der. di grus -uis «gru»]. – Genere di piante [...] aristata che, per movimenti igroscopici, si avvolge come la spirale di un cavatappi favorendo la penetrazione dei frutti nel suolo. I pelargonî si moltiplicano facilmente per talea; numerose specie o loro ibridi e varietà sono coltivate come piante ...
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radioorizzonte
radiooriżżónte s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e orizzonte]. – In radiotecnica, con riferimento a un’antenna trasmittente, luogo dei punti radioelettricamente visibili dall’antenna, [...] cioè dei punti raggiunti dalle onde dirette, senza l’intervento di riflessioni o diffusioni al suolo, nella troposfera e nella ionosfera. ...
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suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte di agenti esogeni e degli organismi che...
suolo
Domenico Consoli
" Superficie del terreno ", con valore generico che si presta a esiti semantici diversi, precisati dal contesto.
Non ha particolari specificazioni in If XIV 34, dove Alessandro Magno, per spegnere le falde di fuoco...