nitidezza
nitidézza s. f. [der. di nitido]. – L’esser nitido: n. del vetro; n. tipografica; n. di linea, di disegno, di contorni; n. di un’immagine fotografica, delle immagini sullo schermo; n. della [...] voce, di un suono (o della percezione di un suono), ecc.; fig.: n. logica; n. di idee, di stile. ...
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udibilita
udibilità s. f. [der. di udibile]. – L’essere udibile, cioè percepibile dall’orecchio umano: u. di un suono, di una vibrazione sonora. In acustica e in fisiologia umana, soglia o limite di [...] , quest’ultima anche soglia del dolore), il valore minimo e rispettivam. massimo che deve avere l’intensità energetica di un suono perché possa essere udito dall’orecchio; campo di u. o uditivo, il campo delle frequenze acustiche compreso tra quelle ...
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cavata
s. f. [der. di cavare]. – 1. L’azione del cavare, quasi esclusivam. nell’espressione c. di sangue, salasso, e fig. spesa ingente, tassa gravosa. 2. In musica, propr. l’atto di «cavare» il suono [...] da uno strumento a corde: la sua mano destra eseguiva la c. con un gesto largo e impeccabile (D’Annunzio); nell’uso com., la qualità (limpidezza, sonorità) del suono che si trae dalle corde: avere una buona, una bella cavata. ◆ Dim. cavatina (v.). ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, [...] stormo, a doppio (quando due o più campane alternano ritmicamente i rintocchi); con partic. riferimento agli usi delle campane per il culto: le c. suonano a messa, a predica, a vespro, a gloria, a festa, a morto, ad angelo (per bambino morto, ma con ...
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concento
concènto s. m. [dal lat. concentus -us, comp. di con- e cantus «canto»]. – 1. letter. e poet. Armonia che risulta dal canto concorde di più voci o dal suono di più strumenti: di tirrene tube [...] solo: il c. dell’organo; Tal dell’arpa diffuso era il concento Per la nostra convalle (Foscolo). Per estens., suono armonioso, piacevole a udirsi: rendea ad ascoltar dolce concento, Rotto tra picciol sassi, il correr lento [dell’acqua] (Ariosto ...
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amplificatore
amplificatóre s. m. [dal lat. amplificator -oris]. – 1. (f. -trice) Chi amplifica: perché non mi abbiate a tacciare di a. (Segneri). 2. Nella tecnica, dispositivo che amplifica, secondo [...] trasmittente. Nell’uso com., s’intende in partic. l’elemento o dispositivo che ha questa funzione in apparecchi di riproduzione del suono, soprattutto negli impianti stereofonici e ad alta fedeltà. Anche come agg.: impianto, dispositivo a. del ...
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tremolare
v. intr. [lat. tardo (in glosse) trĕmŭlare, der. di trĕmŭlus «tremulo»] (io trèmolo, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare con movimenti rapidi e uniformi, ma leggeri, senza forti scosse (e in [...] indicare che un passaggio deve essere eseguito con «tremolo». Sempre in musica, il verbo è talora usato transitivamente: t. la voce, il suono, una nota, un passaggio, fare il tremolo. ◆ Part. pres. tremolante, per lo più usato come agg. (v. la voce ...
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tremolo
trèmolo agg. e s. m. [variante di tremulo]. – 1. agg. Forma meno com. di tremulo, tremolante: era il lucignolo della lucerna, che, vicino a spegnersi, scoccava una luce tremola, e subito la ritirava, [...] musicale, particolare abbellimento consistente nella rapida ripetizione d’un suono, con o senza una precisa divisione ritmica; può provocando brevissime interruzioni nell’emissione dell’aria rende il suono tremolante. b. Altro nome (anticam. anche al ...
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mascheramento
mascheraménto s. m. [der. di mascherare]. – 1. Il mascherare, il mascherarsi. Non com. nel senso proprio, ha varî usi estens.: a. Il complesso di coperture particolari, tinteggiature o [...] di mimetizzazione). b. Nella tecnica fotografica, lo stesso che mascheratura. c. In acustica, m. di un suono, operazione consistente nel coprire un suono con un altro di intensità maggiore; effetto di m., lo stesso che assordamento. 2. fig., non com ...
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spelling
〈spèliṅ〉 s. ingl. [dal v. (to) spell «compitare»], usato in ital. al masch. – Pronuncia lenta e staccata delle singole lettere che formano una parola (soprattutto se straniera), eseguita articolando [...] suono per suono (o, più spesso, distinguendo ciascuna lettera con il suo nome nell’alfabeto, al fine di indicarne la corretta grafia, così che, per es., lo spelling di New York è «ènne, e, vu doppio», ecc.): fare lo s. di una parola, di una frase; ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...