canoro
canòro agg. [dal lat. canorus, der. di canĕre «cantare»]. – Che canta bene, che ha attitudine al canto, armonioso: uccellini c.; il c. usignolo; gola, voce c.; più genericam., di strumento musicale, [...] che ha voce, che ha suono forte e chiaro: trombe canore. Per estens., letter., con riferimento alla poesia: il c. vate; le Muse canore. ...
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cembalo
cémbalo (pop. tosc. cémbolo) s. m. [lat. cymbălum, dal gr. κύμβαλον]. – 1. Nome generico con cui già anticam. si indicarono varî strumenti a percussione, e più tardi anche strumenti a corda e [...] di tamburello con un fondo solo, di cartapecora tesa sopra un cerchio sottile di legno fornito di sonagli, che si suona battendovi sopra con le nocche delle dita. 2. Al plur., cembali, strumento usato anticam. nei baccanali dai coribanti, formato di ...
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grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: [...] parole graficamente uguali (per es.: pésca e pèsca quando non si segni l’accento); per mezzo della scrittura o di un disegno o di uno schema grafico: rappresentare graficamente un suono; riepilogare graficamente lo sviluppo di un processo produttivo. ...
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raccostare
v. tr. [comp. di r- e accostare] (io raccòsto, ecc.). – Con valore iterativo, riavvicinare (più com. riaccostare). Più frequente come intens. di accostare, e con lo stesso sign. di questo: [...] e nel rifl.: Ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio D’un grand’avello (Dante). Soprattutto in usi fig.: r. due suoni, due colori, anche per metterli a confronto, per rilevarne la differenza; in linguistica si usa, soprattutto nel part. pass., con ...
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paronomasia
paronomàṡia (o paronomaṡìa) s. f. [dal lat. tardo paronomasĭa, dal gr. παρονομασία, comp. di παρα- «para-2» e ὀνομασία «denominazione», der. di ὄνομα «nome»]. – Figura retorica (detta comunem. [...] bisticcio o annominazione), per la quale si accostano due parole di suono simile o uguale, generalm. per mettere in risalto l’opposizione dei significati (per es.: traduttore, traditore; chi dice donna dice danno). ...
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ecotico
ecòtico agg. [der. di eco] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, di fenomeno uditivo in cui un suono viene percepito sdoppiato: diplacusia ecotica. ...
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grafofono
grafòfono s. m. [comp. di grafo- e -fono, propriam. «che registra il suono»]. – Termine usato in passato per indicare il fonografo. ...
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cantante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di cantare2]. – 1. s. m. e f. Chi esercita l’arte del canto o professionista del canto: i c. dell’Opera, un buon c., un’ottima c.; i c. della televisione; un c., [...] vibra, per difetto proprio o per cause esterne, in modo da produrre un sibilo; fiamma c., fiamma costituita da un getto di idrogeno acceso che esce, emettendo un suono musicale, da un sottile tubo posto entro una canna di vetro aperta alle estremità. ...
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anemocordo
anemocòrdo (o animocòrdo) s. m. [dal fr. anémocorde, comp. del gr. ἄνεμος (v. anemo-) e χορδή «corda»]. – Sorta di pianoforte sperimentale, costruito da J. J. Schnell ed esposto a Parigi nel [...] 1789, nel quale il suono delle corde, governato da un sistema pneumatico, si distingueva per un timbro prossimo a quello dell’arpa eolia. ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...