scocco
scòcco s. m. [der. di scoccare] (pl. -chi). – 1. ant. o letter. Lo scoccare: i suoi muscoli sotto la pelle tremavano come le corde delli archi dopo lo s. (D’Annunzio); rintocco, o suono dell’ora [...] dell’orologio pubblico: quella [preghiera] che aveva principiata là, e che lo s. della campana aveva troncata (Manzoni); è spirato proprio allo s. di ventun’ora (Capuana). 2. Nell’attrezzatura navale, ...
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raddolcimento
raddolciménto s. m. [der. di raddolcire]. – 1. L’operazione e l’effetto del raddolcire o del raddolcirsi; per lo più in senso fig.: r. di un suono, della voce; r. della temperatura. 2. [...] In fonetica, termine talvolta usato come sinon. di palatalizzazione ovvero di lenizione. 3. Nella tecnica metallurgica, operazione che ha lo scopo di ridurre gli effetti conseguenti a una lavorazione a ...
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tempra
tèmpra (o tèmpera) s. f. [der. di temprare, temperare]. – 1. In tecnologia, raffreddamento rapido di un materiale (metallo, leghe, vetro, materie plastiche, clincher, ecc.) precedentemente portato [...] in quadro, e ’n minacciose tempre Volge al nemico il volto (L. Alamanni). 3. letter. a. Le qualità particolari che ha il suono della voce umana o di uno strumento musicale (più com. timbro o metallo): avere una bella t. di voce; più genericam., nell ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle [...] r., movimenti r.; una nenia r.; un tambureggiamento, un ticchettio r.; un martellare r.; cadenza r., modulazione di un suono o ordinamento di un moto secondo un ritmo; musica r., termine con cui nel linguaggio corrente si indicano collettivamente ...
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oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] , la l velare, come nell’ingl. well ‹uèl›, in contrapp. alla comune l alveolare; «e» oscura, la vocale neutra, di suono intermedio tra le diverse vocali cardinali, come la e del fr. parchemin ‹paršëmẽ′›. 3. Sostantivato, l’oscurità, il buio: essere ...
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vellutato
agg. [der. di velluto2]. – 1. Che ha l’aspetto, l’apparenza del velluto: tessuto v., stoffe v.; carta v., particolare tipo di carta che, con speciali lavorazioni (spalmata, per es., di olio [...] Dalla salsa vellutata derivano numerose altre salse bianche (parigina, suprema, ecc.). e. Riferito a suoni di tono basso, morbido, armonioso e a volte anche carezzevole: il suono v. della viola d’amore; il canto v. dell’usignolo; una voce v.; parlare ...
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betacismo
s. m. [der. di beta]. – 1. In linguistica, fenomeno, presente nello spagnolo, nei dialetti italiani centro-merid., nel còrso, nel sardo, ecc., per cui avviene uno scambio tra le consonanti [...] v e b (per es., nella parola voce, la v iniziale diventa b dopo una finale precedente che produca rafforzamento: a bboce). 2. Nel linguaggio medico, forma di dislalia in cui diverse consonanti vengono sostituite dal suono b. ...
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liquescente
liquescènte agg. [dal lat. liquescens -entis, part. pres. di liquescĕre «liquefarsi, sciogliersi, fondersi»], non com. – Di sostanza che passa o tende a passare allo stato liquido. In senso [...] fig., nella notazione musicale antica, sono detti liquescenti quei neumi che prescrivono un suono dolce e indefinito, quasi non cantato e risolto subito su un altro. ...
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effondere
effóndere v. tr. [dal lat. effundĕre, comp. di ex- e fundĕre «versare»] (coniug. come fondere). – 1. Spargere fuori e dintorno: e. l’acqua, il suono; intr. pron., spandersi, diffondersi: un [...] lampo ad or ad or s’effonde (Pascoli). Fig., rivelare, manifestare, sfogare: e. l’animo, il cuore a un amico; intr. pron., profondersi: effondersi in ringraziamenti. 2. Col sign. di versarsi, uscire fuori, ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...