calmiere
calmière s. m. [voce di area settentr. (milan., venez.), di origine incerta]. – Prezzo massimo di vendita (detto anche meta) fissato dalla pubblica autorità, in genere per il commercio al minuto [...] , già nota nell’antichità classica, e diffusasi soprattutto nel medioevo e nell’età moderna, ha avuto largo sviluppo particolarmente nel Novecento come provvedimento di politica annonaria in situazioni di emergenza (guerre, svalutazioni, ecc.). ...
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neotelevisivo
(neo-televisivo), agg. Proprio di un nuovo modo di comunicare attraverso la televisione. ◆ nel grande ideologismo di [Silvio] Berlusconi rientra un intero catalogo di idiosincrasie. L’insofferenza [...] per l’euro «di [Romano] Prodi», che impedisce le svalutazioni competitive; i giornalisti per l’80 per cento di sinistra; i giornali che nessuna massaia legge; un senso comune che si riflette in espressioni neotelevisive come «i nostri ragazzi» per ...
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subprime
(sub-prime), s. m. e agg. inv. Prestito, generalmente a lungo termine, concesso a clienti di dubbia solvibilità, con tassi di interesse molto elevati; relativo a tale tipo di prestito. ◆ L’acquisizione [...] , sin dall’apertura della seduta di Borsa sulla scia di un articolo del «Wall Street Journal» che ipotizzava altre svalutazioni nei conti della banca d’affari in conseguenza dell’esposizione sui subprime. (Giuliano Ferrara, Foglio, 3 novembre 2007, p ...
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dehubbing
(de-hubbing), s. m. inv. Processo di ristrutturazione delle linee aeree che ridimensiona progressivamente il ruolo fondamentale di raccordo svolto da alcuni scali.
• Sea, la società che gestisce gli scali aeroportuali milanesi, ha...
asset tossico
loc. s.le m. Proprietà e beni patrimoniali, materiali o immateriali, che costituiscono un attivo di bilancio ma che sono difficilmente commerciabili, perché soggetti a rilevanti perdite di valore, anche a causa dell’opacità o...