TeDeum
〈tèdèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (TeDeum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione [...] ’uso fam. a «ringraziare Dio»: se la cosa ti riesce, puoi veramente cantare il tedeum; e possiamo cantare o intonare il TeDeum è frase che si suole pronunciare quando si è raggiunta una meta difficile, o qualcosa si è risolto insperabilmente bene ...
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veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno [...] v. angosciosa, piena di incubi; Nelle paure della v. bruna, Te noma il fanciulletto (Manzoni, alla Vergine); v. o vigilia d’ ufficio, poi si legge il vangelo, infine si canta il TeDeum concludendo con l’orazione; v. pasquale, il complesso dei riti ...
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solenne
solènne agg. [dal lat. sollemnis (anche solemnis e solennis), prob. comp. di sollus «tutto» e annus «anno» (quindi propriam. «che avviene, che si ripete tutti gli anni»)]. – 1. a. Che si celebra [...] o civili che rivestono una particolare importanza: la s. incoronazione dell’imperatore; liturgia s., messa s., un s. triduo, un TeDeum s.; pronunciare i voti s.; esequie s., un s. funerale; tributare s. onoranze a qualcuno; nozze s., celebrate con ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] .): la basilica a.; inni a., quelli scritti da sant’Ambrogio o a lui attribuiti (in partic., inno a., il «TeDeum»); canto a., insieme di canti, salmodici e innodici, proprî della liturgia cattolica latina di rito ambrosiano, con impronte stilistiche ...
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intonare1
intonare1 (ant. intuonare) v. tr. [dal lat. mediev. intonare, der. di tonus «tono»] (io intòno, ant. intuòno, ecc.). – 1. a. Mettere in giusto tono la voce o una nota cantata, variandone opportunamente [...] o a suonare un brano musicale: i. una canzone, un salmo; la banda intonò l’inno di Mameli; il vescovo intonò il «TeDeum». In senso più ristretto, cantare in un coro le prime note di una melodia per dare agli altri l’intonazione voluta, per fissare ...
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dossologia2
dossologìa2 s. f. [dal gr. δοξολογία, comp. di δόξα «opinione, lode» e -λογία «-logia»]. – In genere, ogni formula liturgica usata (per es., nella strofa finale degli inni dell’Ufficio) per [...] Trinità; in partic.: d. minore, il «Gloria Patri»; d. maggiore, il «Gloria in excelsis» della messa e il «TeDeum»; nella preghiera eucaristica, che costituisce il momento centrale della celebrazione della messa, la dossologia è la parte finale, che ...
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preludiare
v. intr. [der. di preludio] (io prelùdio, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire un preludio su uno strumento musicale, o con più strumenti: p. sul violoncello, sul flauto; l’orchestra cominciò [...] p. (Capuana); anche riferito allo strumento stesso: comincia a suonare l’organo preludiando, dopo di che i cantori intonano il TeDeum. Per estens., fare da preludio a qualche cosa: le note di un famoso valzer preludiavano all’apertura delle danze. 2 ...
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Te Deum Titolo (dalle parole iniziali: Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura (officium lectionis) nelle domeniche (eccetto in quaresima), solennità e feste, o come...
Musicista (Ansfelden 1824 - Vienna 1896). Fu maestro di scuola a Linz, Windhag e Kronsdorf, organista nel convento di San Floriano e poi alla cattedrale di Linz. Volle allora perfezionarsi con S. Sechtr. Fu poi (1861) direttore d'una società...