redazione
redazióne s. f. [der. del lat. redactus (v. redattore): cfr. il lat. tardo redactio -onis «il ricondurre»]. – 1. a. L’azione, il fatto di redigere un testo scritto: r. di una relazione, di [...] , e alla r. di un gruppo di voci, di lemmi; lavorare, attendere alla r. di un articolo di fondo, di una cronaca teatrale, di un servizio scientifico. b. Il complesso del personale che ha il cómpito di redigere le voci di opere lessicografiche o ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] e alla tesi (in cui cioè cade o non cade l’ictus). b. Ciascuna delle parti in cui è suddivisa un’opera teatrale o una proiezione cinematografica (suddivisione che oggi ha per lo più sostituito quella tradizionale in atti): commedia in due t. e sette ...
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sperimentalismo
s. m. [der. di sperimentale]. – 1. Teoria e metodologia fondata esclusivamente o prevalentemente sul metodo sperimentale: lo s. scientifico di Galilei, di Bacone; lo s. filosofico di [...] , carattere sperimentale di forme e tecniche di produzione o di attività varie: terapie ancora in fase di s.; s. cinematografico, teatrale, letterario, come indirizzo di un singolo autore o di una singola opera, o come corrente: lo s. del teatro di ...
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pistolotto
pistolòtto s. m. [der. di epistola, pìstola]. – 1. scherz. Lettera o, più frequentemente, discorso d’esortazione morale o di rimprovero: m’ha fatto un p. che non finiva più. Più genericam., [...] discorso retorico o brano retorico di un discorso: p. finale. 2. Nel linguaggio teatrale, il pezzo declamatorio che provoca l’applauso a scena aperta. ...
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zinale
(meno com. zinnale) s. m. [der. di seno1, incrociato con zinna]. – 1. region. Grembiule: Ilda prese i cesti dell’insalata, li mise nello z.; ed escì (Tozzi). 2. Nel linguaggio della scenotecnica [...] teatrale, elemento di scenario (chiamato anche grembiule o grembiulino), costituito da una striscia di tela dipinta, inchiodata per il lembo superiore al bordo inferiore di elementi mobili di scena per nascondere spazî vuoti dovuti all’inclinazione. ...
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parlata
s. f. [der. di parlare2]. – 1. non com. Discorso, e spec. lungo discorso (con questo sign. anche nel gergo teatrale): fece una parlata che non finiva più. 2. Modo di parlare proprio di una persona [...] o di una comunità, caratterizzato da aspetti della pronuncia, della morfologia, del lessico (ha sign. più generico e meno preciso che dialetto): la parlata veneziana, padovana, fiorentina, ciociara; l’ho ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] , il termine può essere usato sia con riferimento al ritmo narrativo di un racconto, o di un’opera teatrale, cinematografica, televisiva (scena ricca di movimento), sia in senso puramente stilistico, di scrittura articolata vivacemente, con passaggi ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] casa, o anche, region., recarsi in altra città). A. su, salire (di prezzi e merci, crescere, costar di più); anche, nel gergo teatrale, iniziare la rappresentazione: chi è di scena? si va su; o essere portato sulla scena: il dramma andrà su tra pochi ...
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luministica
luminìstica s. f. [der. del lat. lumen -mĭnis «lume»]. – Arte d’illuminare la scena e gli attori per lo spettacolo teatrale; è parte integrante della messinscena, e ha il compito di adeguare [...] le luci alle esigenze psicologiche e decorative dello spettacolo. Si distingue dalla illuminotecnica, che cura invece la realizzazione tecnica di tale arte mediante un complesso di materiali e d’impianti ...
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beneficiata
s. f. [der. di beneficiare]. – 1. Rappresentazione teatrale a beneficio particolare di uno degli attori; l’uso, oggi scomparso, è stato sostituito dalla cosiddetta «serata d’onore», la quale [...] però non comporta speciali vantaggi economici per l’attore. 2. Giornata o periodo di tempo in cui la sorte o il successo favoriscono più volte la stessa persona. Anche, opportunità favorevole, della quale ...
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residenza teatrale
residènza teatrale locuz. sost. f. – Il teatro o un qualsiasi spazio teatralizzabile (quali piazze, aree archeologiche, fabbriche dimesse, ecc.) messi a disposizione a una compagnia professionale da enti pubblici (comuni,...
La scena teatrale
Silvana Sinisi
Teatro e arti visive
Il sodalizio tra la scena e le arti visive, uno dei baluardi dell’avanguardia novecentesca rilanciato dalla ricerca sperimentale degli anni Settanta, si riconferma agli albori del nuovo...