sala1
sala1 s. f. [dal longob. sala «edificio a una sola stanza; dimora (anche di contadini)»]. – 1. a. Ambiente di una certa ampiezza in abitazioni e in edifici e complessi pubblici e privati, destinato [...] e ciò che al servigio della s. appartiene (Boccaccio). 2. estens. Il pubblico che assiste a un concerto, a una rappresentazione teatrale, a una conferenza e sim. in una sala pubblica: la s. applaudì a lungo; c’era molto entusiasmo (o fermento) in ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa [...] di una determinata rappresentazione: fare il r.; r. teatrale, cinematografico, televisivo, radiofonico; chi è il r. di questo dramma?, o di quel film?; aiuto regista, il collaboratore principale del regista (soprattutto di opere cinematografiche), ...
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thriller
〈tħrìlë〉 s. ingl. [der. del v. (to) thrill «far rabbrividire, eccitare, elettrizzare», e questo dal sost. thrill (v.)] (pl. thrillers 〈tħrìlë∫〉), usato in ital. al masch. – Narrazione o spettacolo [...] (teatrale, cinematografico, televisivo) che sviluppa un intreccio poliziesco o comunque fortemente emotivo, avvalendosi dei procedimenti tipici della suspense così da produrre, nei lettori o spettatori, tensione, brivido o addirittura terrore: è ...
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registrare
v. tr. [der. di registro]. – 1. a. Scrivere, notare nel registro, in un libro o quaderno apposito, un avvenimento o una azione, di cui si vuole o si deve tener memoria; in partic., annotare [...] ecc.) una canzone, un concerto; r. una conversazione, un’intervista, un discorso politico; r. una rappresentazione teatrale, uno spettacolo, un dibattito, un programma televisivo, per riascoltarli e rivederli, e soprattutto per trasmetterli per radio ...
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architetto
architétto s. m. [dal lat. architectus, gr. ἀρχι-τέκτων, comp. di ἀρχι- (v. archi-) e τέκτων «costruttore»]. – 1. (f. -a) Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere [...] il collaudo delle opere edilizie, le decorazioni e l’arredamento degli interni, e l’urbanistica. A. cinematografico, a. teatrale, il direttore dell’allestimento scenico, ovvero l’esecutore dei bozzetti dello scenografo, col quale a volte s’identifica ...
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stima
s. f. [der. di stimare]. – 1. a. Valutazione del valore economico e monetario di un bene immobile o mobile (o anche, in rari casi, di un servizio): fare o far fare la s. di un fondo rustico, di [...] , non stimarla affatto; ricevere molte manifestazioni, numerose attestazioni di stima; successo di stima, quello di un’opera, soprattutto teatrale, dovuto, più che alle qualità intrinseche di essa, alla stima che il pubblico ha dell’autore (o dell ...
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matinee
matinée ‹matiné› s. f., fr. [der. di matin «mattino»]. – 1. Rappresentazione teatrale che si tiene per lo più di mattina o nelle prime ore del pomeriggio perché vi possa assistere un più largo [...] pubblico ovvero un pubblico diverso da quello abituale (per es. gli studenti); il termine, importato in Italia dai comici che avevano recitato sulle scene parigine, è stato poi esteso ad altri generi di ...
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agire
v. intr. [dal fr. agir, che è dal lat. agĕre «spingere», e poi «fare, compiere un’azione»] (io agisco, tu agisci, ecc.; aus. avere). – 1. a. Fare, operare in genere (sottintendendo l’oggetto dell’azione, [...] ): il tuo non mi sembra un a. corretto; non è stato un bell’a., il suo! 2. non com. Di una compagnia teatrale, recitare: da ieri la compagnia non agisce più; riferito al teatro, essere aperto, dare rappresentazioni: il teatro Verdi agirà sino a tutto ...
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brechtiano
‹breht-› agg. – Relativo allo scrittore e uomo di teatro ted. Bertolt Brecht (1898-1956), con riferimento soprattutto ai temi e ai caratteri della sua ricca produzione teatrale, volta a rappresentare [...] le misere condizioni esistenziali della società capitalistico-borghese, con i suoi aspri contrasti di classe: teatro b., personaggi b., scenografie brechtiane ...
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grammelot
‹gramelò› s. m. [voce pseudo-fr., prob. tratta dal fr. grommeler «borbottare, mormorare fra i denti»]. – Termine del gergo teatrale indicante una forma di gioco verbale in cui si esibiscono [...] attori dotati di particolare scioltezza di lingua e capacità imitativa: consiste nell’evocare, con un apparente discorso che si snoda in una rapida e disinvolta successione di suoni per lo più non corrispondenti ...
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residenza teatrale
residènza teatrale locuz. sost. f. – Il teatro o un qualsiasi spazio teatralizzabile (quali piazze, aree archeologiche, fabbriche dimesse, ecc.) messi a disposizione a una compagnia professionale da enti pubblici (comuni,...
La scena teatrale
Silvana Sinisi
Teatro e arti visive
Il sodalizio tra la scena e le arti visive, uno dei baluardi dell’avanguardia novecentesca rilanciato dalla ricerca sperimentale degli anni Settanta, si riconferma agli albori del nuovo...