tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] fondamentale, in un’opera letteraria, teatrale, t. leopardiano del dolore universale; i t. del teatro di L. Pirandello; i t. sociali dei film ’ideazione e progettazione di nuove forme, strutture, oggetti d’arte applicata, ecc., l’idea o il modello ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] limiti di un’opera o di un complesso di opere, e sim.: p. di lavoro; p. di ricostruzione; p. dei festeggiamenti; il p. d’una cerimonia; p consultare il p.; il p. si vende all’ingresso del teatro; comprare il p.; presentare il p. per gli esami; ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] o l’insieme degli infissi, messi in opera nel vano per poterlo aprire e chiudere, a libro; p. a soffietto; p. a vetri; p. di legno, d’acero, di castagno, di rovere; p. di bronzo; p. lignee, i aprire gli ingressi di un teatro e far entrare il pubblico. ...
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immagine-simbolo
(immagine simbolo), loc. s.le f. Immagine che riassume e rappresenta una circostanza, un’organizzazione, un evento. ◆ E, così, persone recluse per aver violato la legge – anzi, immagini-simbolo [...] di luce che filtra bianca e radente da un sipario nero appena dischiuso. È l’immagine simbolo della nuova stagione d’opera del teatro Regio, presentata ieri in un foyer del Toro gremito di melomani. (Giovanna Favro, Stampa, 29 maggio 2008, p. 75, In ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] pubblico cominciava a u. dal teatro, dal cinema, dallo stadio, volendo asserire che non esistono altre vie d’uscita. Con riferimento alle origini familiari o uscì di mano e si ruppe), o anche di opera già finita dall’artefice o dall’autore: quando m’ ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] drento al tuo seno (Poliziano); un teatro in cui possono s. oltre duemila spettatori male a quattrini, averne abbondanza o scarsezza (anche d’altre cose: stiamo male a vino per la fatto o di un’informazione; l’opera sta altramenti che voi non pensate ( ...
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recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] sonetti; r. una poesia, un discorsetto d’occasione; dire, parlare con tono enfatico opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva, o una parte di un’opera 1930); r. per le sedie, in un teatro vuoto o semivuoto. Fig., di chi finge sentimenti ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] fabbrica, che affiancò poi l’opera del Partito comunista italiano). Al con un doppio o. di pali. Nei teatri e sale di spettacolo: ordini di sedie, si presenti sempre uno e uno solo dei due casi. d. Numero caratteristico di un insieme o di un ente: o. ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] di colori violenti e male assortiti, o di opera che, per essere disarmonica, sproporzionata, offende la vede o si giudica meglio quando si è in più d’uno; l’o. del padrone ingrassa il cavallo, usato nel cinema e nel teatro per illuminare la zona ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] il corpo umano non è soltanto una m. di carne e d’ossa; cercò di sostenere l’urto opponendosi con tutta la m. scene di massa. Nel teatro, l’insieme di quelle da La psychologie des foules, titolo di un’opera scritta dallo psicologo fr. G. Le Bon nel ...
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Teatro d'opera di New York, inaugurato nel 1883 e diventato il principale teatro musicale degli Stati Uniti. Chiuso nel 1966, è stato sostituito, nello stesso anno, da un nuovo edificio nel Lincoln center, il complesso che comprende anche il...
teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...