teatro
1. MAPPA Il TEATRO è un edificio costruito e attrezzato per ospitare la rappresentazione di opere drammatiche o anche spettacoli di altro genere (il t. greco, romano; il t. di Taormina, di Fiesole; [...] che collaborano alla realizzazione di spettacoli teatrali (il mondo, la vita del t.; gente di t.). 6. In senso figurato, infine, il teatro è il luogo dove avviene un fatto (una zona malfamata che è spesso t. di delitti; il Carso è stato t. delle più ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] spettacolo teatrale: il mondo, la vita del t., e assol. il teatro; gente di teatro; è figlia d’arte, e ha il t. nel sangue. epoche, autori o correnti e gruppi: il t. classico (il t. greco, romano; il t. di Eschilo, di Plauto); il t. moderno, e il t. ...
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dramma
1. Nel suo significato più esteso, la parola DRAMMA indica qualunque componimento letterario, sia tragico sia comico, scritto per essere rappresentato sulla scena. In particolare, il dramma antico (o classico) [...] è quello del teatro greco e romano; il dramma liturgico medievale tratta argomenti religiosi; il dramma musicale è quello il cui testo (quasi sempre in versi) è intonato in musica; il dramma pastorale, infine, è quello, ispirato all’ambiente idillico ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] m. nuovissimo, l’Australia. c. La Terra considerata come teatro della vita umana, e quindi simbolo della vita stessa: il sole o per una comune situazione politica, sociale, economica: il m. greco-romano; il m. cristiano; il m. pagano; il m. civile; ...
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orchestra
orchèstra s. f. [dal gr. ὀρχήστρα (lat. orchestra), der. di ὀρχέομαι «danzare»]. – 1. Nel teatro greco, lo spazio posto tra la scena e le gradinate, in terra battuta e in genere di forma semicircolare, [...] con la curva rivolta verso la cavea e con al centro l’ara di Dioniso, destinato alle danze del coro; nel teatroromano, tale spazio, semicircolare ma lastricato, venuta meno l’azione del coro, è di solito occupato dai sedili destinati ai senatori e ...
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grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi [...] ironizzare certi aspetti o situazioni della vita borghese e del teatro che ad essa fino allora si era ispirato; la grottescamente; s’era grottescamente paludato da imperatore romano; le sue declamazioni risuonavano grottescamente in quell’ ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] ), o semplicemente per non farsi riconoscere (e in questo caso potrà avere forma molto semplice): gli attori del teatro greco e romano recitavano con la m.; m. tragica; m. comica; m. da stregone; mettersi, portare, levarsi, togliersi la m., anche ...
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koilon
kòilon s. m. [traslitt. del gr. κοῖλον, neutro sostantivato dell’agg. κοῖλος «vuoto, cavo»]. – Nel teatro greco, la parte, a gradinata, riservata agli spettatori, corrispondente alla cavea del [...] teatroromano. ...
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amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo [...] intellettuale romano proiettato su scala nazionale, Chiara Valerio – estetica del pulloverino, outfit a Repubblica su Rete4, sul caso nomina di Luca De Fusco alla guida del teatro di Roma. "Quel tempo è finito, nei posti ci vanno le persone ...
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gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] buona g.; Poi Fiorenza rinova gente e modi (Dante). Nel diritto romano classico, diritto delle g. (lat. ius gentium), in senso lato, un luogo o comunque considerate collettivamente: c’era poca g. a teatro; c’è molta g. in sala d’aspetto; a novembre ...
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Nell’antico teatro romano, il palcoscenico (gr. λογεῖον) posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata su cui si sale per farsi vedere e udire (per es., il luogo dove siede il magistrato quando...
Sette tavole di bronzo, trovate presso il teatro romano di Gubbio nel 15° sec. e conservate nel palazzo dei Consoli, alcune scritte in alfabeto etrusco, altre in alfabeto latino, contenenti un testo in lingua umbra, che è il più importante documento...