artista
s. m. e f. [dal lat. mediev. artista «maestro d’arte»] (pl. m. -i). – 1. Chi esercita una delle belle arti (spec. le arti figurative, o anche la musica e la poesia): gli a. del Rinascimento; [...] scuola romana. Come termine di classificazione professionale e dell’uso com., anche chi svolge attività nel campo dello spettacolo (teatro, cinema, ecc.): a. lirico; a. di varietà; gli a. della radio, della televisione; i camerini degli a.; ingresso ...
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spettatore
spettatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. spectator -oris, der. di spectare «guardare»]. – 1. Chi assiste a uno spettacolo, a una cerimonia, a una manifestazione sportiva, ecc.: ieri sera a teatro [...] c’erano pochi s.; la televisione ha sottratto molti s. al cinema; milioni di s. hanno seguito la trasmissione; tutti gli s. applaudirono a lungo i cantanti. 2. Per estens., chi assiste a un fatto particolare, ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] affresco, ecc., il cui titolo gli spettatori dovevano indovinare. b. Nelle opere teatrali e musicali, o in altri spettacoli di teatro (balletti, riviste, ecc.), ciascuna delle parti in cui si può dividere un atto o un tempo, in riferimento al luogo ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] magico-religiosi, che sarebbe stata diffusa a Roma, secondo la testimonianza di Tito Livio, prima dell’avvento del teatro ispirato a modelli greci. b. Composizione poetica che evidenzia e mette in ridicolo passioni, modi di vita e atteggiamenti ...
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irruzione
irruzióne s. f. [dal lat. irruptio -onis, der. di irrumpĕre «irrompere», part. pass. irruptus]. – Movimento impetuoso di persone o di cose che entrano o s’abbattono con violenza in un luogo: [...] ha fatto i. in una bisca clandestina; talora, senza intenzione ostile, e detto anche di persona singola: appena aperte le porte, le maschere fecero i. nel teatro; fuori di sé dalla gioia, fece i. nel mio ufficio per comunicarmi la bella notizia. ...
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riapertura
s. f. [der. di riaprire, secondo il sost. apertura]. – 1. Il fatto di riaprire o di riaprirsi, di venire riaperto: r. di una strada interrotta, di un valico bloccato dalla neve; la r. di una [...] o riprende in ogni modo la sua attività: la r. delle scuole, dei giardini pubblici, della Camera dei deputati, del teatro. Più genericam., ripresa di un’attività, nuovo inizio di qualche cosa che era stata interrotta o dichiarata chiusa: la r ...
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backstage
‹bä′ksteiǧ› s. ingl. [comp. di back «dietro» e stage «scena, palcoscenico», quindi «scena di dietro» o «dietro della scena»] (pl. backstages ‹bä′ksteiǧ∫›), usato in ital. al masch. – 1. Le [...] quinte di un teatro o di un luogo di spettacolo, in opposizione al proscenio. 2. Nel linguaggio cinematografico, l’insieme delle fasi di lavorazione di un film. ...
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riaprire
v. tr. [comp. di ri- e aprire] (coniug. come aprire). – 1. Aprire di nuovo: r. la porta, la finestra, le imposte, una cassa, un cassetto, l’armadio, il rubinetto dell’acqua. Locuz. particolari: [...] su il negozio chiuso per fallimento o per altra ragione; r. la Camera, il Senato, il tribunale, gli uffici postali, la banca, il teatro. 3. fig. Dare nuovo inizio, dopo una interruzione: r. le iscrizioni a un corso, a una gara; r. il dibattito; il ...
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spia
s. f. [dal got. *spaíha; v. spiare]. – 1. a. Chi con l’inganno o la dissimulazione cerca di venire in possesso di notizie riguardanti altre persone allo scopo di riferirle, per malevolenza o per [...] si possono osservare e sorvegliare detenuti, ricoverati, ecc.: guardare attraverso la s. della porta di casa, della cella. Nel teatro, foro praticato all’altezza degli occhi nel comodino o nel sipario, che permette di guardare dal palcoscenico nella ...
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elisabettiano
eliṡabettiano agg. – Che si riferisce al periodo del lungo regno (1558-1603) di Elisabetta I d’Inghilterra, durante il quale la nazione salì di potenza e di prosperità e le arti conobbero [...] una fioritura eccezionale: epoca e.; teatro e., letteratura, poesia elisabettiana. ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....