vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] complesso e difficile; a una prima lettura e subito, senza riflettere: tradurre a prima v. dal greco, o una lettera in tedesco; leggere la musica a prima vista. c. Di vista, solo per avere visto: conoscere uno di v., superficialmente, per avere avuto ...
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Sauerkraut
〈∫àuërkraut〉 s. neutro, ted. [comp. di sauer «agro, acido» e Kraut «erba»: quindi propr. «erba acida»], usato in ital. al masch. – Nome tedesco (noto anche in Italia) dei crauti o salcrauti. ...
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determinato
agg. [part. pass. di determinare]. – 1. a. Stabilito, prefissato: in un giorno d.; particolare (e per lo più previsto): qualora si presentino d. condizioni; è spesso usato con valore indefinito [...] lingue, declinazione di aggettivi riferiti a un determinato sostantivo, in contrapp. alla declinazione indeterminata; così in tedesco la declinazione dell’aggettivo varia a seconda che sia preceduto dall’articolo der (determinato) o dall’articolo ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] a indicare anche un fonema diverso, come avviene in italiano (v. oltre), oppure soltanto un fonema diverso, come in tedesco, dove la lettera z rappresenta in ogni caso l’affricata alveolare sorda 〈z〉. Una variante calligrafica della z, nello spagnolo ...
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bagatellare
(meno com. bagattellare) agg. [der. di bagatella, bagattella, per adattam. del ted. Bagatell, in posizione attributiva nelle espressioni qui citate]. – Nel diritto tedesco e in quello austriaco [...] (conservato fino al 1929 nella Venezia Giulia e Tridentina), sono detti processi b. (ted. Bagatellprozess) quei processi civili che per il lieve valore dell’oggetto controverso si svolgono con forme semplificate, ...
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allemanda
s. f. [dal fr. allemande, femm. sostantivato di allemand «tedesco»]. – 1. Componimento generalmente strumentale derivato da una danza tedesca, forse in uso prima del Seicento, in misura pari [...] e movimento di allegro moderato. 2. Danza popolare germanica settecentesca, in misura dispari e movimento di allegro vivace, considerata quale storico annuncio del valzer: le a. di Mozart, di Beethoven, ...
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tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico [...] con la Germania o in genere con una nazione di lingua tedesca, per es., con l’Austria). ...
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tedescheggiare
v. intr. [der. di tedesco] (io tedeschéggio, ecc.; aus. avere), non com. – Imitare gli usi, i costumi dei Tedeschi, oppure la loro lingua, la loro arte, il loro pensiero, ecc.; essere [...] fautore dei Tedeschi. ...
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tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo). ...
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tedescofilo
tedescòfilo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di tedesco e -filo]. – Favorevole ai Tedeschi: tendenze t.; movimenti, gruppi t.; come sost., simpatizzante, sostenitore dei Tedeschi: smettila di [...] fare il t.; è una t. accanita ...
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tedesco Il complesso dei dialetti della famiglia germanica occidentale, diffusa come lingua nazionale e ufficiale nelle attuali Germania, Austria e parte della Svizzera (➔ Germania).
tedesco
Guido Favati
" Germanico ", " della Germania ". In Cv I VI 8 è infatti in parallelo con d'Italia: uno abituato di latino non distingue, s'elli è d'Italia, lo volgare [inghilese] da lo tedesco; né lo tedesco, lo volgare italico dal...