modestia
modèstia s. f. [dal lat. modestia, der. di modestus «modesto»]. – 1. a. Qualità morale, opposta alla vanità e alla presunzione, consistente nel non sentire e non mostrare vanto dei proprî meriti: [...] ciò dipenda da una libera scelta, e non da necessità economiche. d. Nella teologia cattolica, virtù morale connessa con la temperanza, capace di moderare atti interni ed esterni dell’uomo. 2. Aspetto dimesso, tono modesto, come indice di possibilità ...
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continenza
continènza s. f. [dal lat. continentia, der. di contineri, continere; v. continente1]. – 1. Moderazione nel soddisfacimento dei bisogni materiali e dei piaceri; in teologia, il grado iniziale [...] e imperfetto della virtù della temperanza, che ha per oggetto di mantenere nella giusta misura gli istinti naturali dell’uomo (mangiare e bere, istinto sessuale, ecc.). In partic., il dominio di sé nell’istinto sessuale: c. prematrimoniale; c. ...
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intemperante
agg. [dal lat. intempĕrans -antis, comp. di in-2 e tempĕrans «temperante»]. – Di persona che non sa moderarsi negli appetiti naturali, che pecca contro la temperanza: essere i. nel mangiare, [...] nel bere, nei piaceri; anche assol.: un uomo i. (e sostantivato: è un i.; gli i. soffrono spesso di disturbi epatici); riferito agli atti, al comportamento: abitudini intemperanti. Con sign. più ampio, ...
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intemperanza
s. f. [dal lat. intemperantia; v. intemperante]. – 1. Mancanza di moderazione nel soddisfacimento degli appetiti naturali, tendenza a peccare contro la virtù della temperanza: i. nel mangiare, [...] nel bere; i. sessuale. Più genericam., incapacità di freno, facilità ad eccedere, a oltrepassare la misura o la convenienza (per es., nell’ira, nel discorso). 2. In senso concr., parola, atto e, al plur., ...
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stemperato
agg. [der. di temperato, col pref. s- (nel sign. 1), nel sign. di «moderato, temperante»], ant. – Intemperante, incontinente: colui che è temperato [si distingue] contra quello che è s. e [...] sfrenato (s. Bernardino). ◆ Avv. stemperataménte, smoderatamente, senza temperanza: niuno è che tanto distrugga il corpo umano, quanto questo [il vino], usandolo stemperatamente (Sacchetti). ...
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tagliere
taglière s. m. [dal fr. ant. tailloir, der. di tailler «tagliare»]. – 1. Arnese di cucina, piano, generalmente di forma rettangolare, di legno duro, talora con manico laterale di presa, su cui [...] , mangiare alla stessa mensa, essere insieme a tavola: grande scostume è, stando a t. con un altro, che uno non ha tanta temperanza (Sacchetti); esser due ghiotti a un t., per lo più in senso fig., essere in due a bramare la stessa cosa: ad un ...
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compostezza
compostézza s. f. [der. di composto]. – 1. L’esser composto, cioè disposto con ordine, con garbo: c. degli abiti, dei capelli. Più spesso, atteggiamento composto: c. del volto, della persona; [...] ; bisogna serbare c. in chiesa; anche decoro, austerità che traspare dal volto e dagli atti: sotto quell’inalterabile c. (Manzoni). 2. fig. Ordine, temperanza, moderazione: c. di pensieri; c. di vita; c. di stile; prosa, poemetto d’una c. classica. ...
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morigeratezza
morigeratézza s. f. [der. di morigerato]. – L’esser morigerato; abitudine di vita regolata secondo norme di temperanza e sobrietà di costumi: la m. del mio vicino m’aveva sempre urtato [...] i nervi (A. Campanile) ...
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golosita
golosità (ant. gulosità, gulositade) s. f. [der. di goloso]. – L’essere goloso, il vizio della gola: la sua g. è insaziabile; g. punita; Temperanza, che è regola e freno de la nostra gulositade [...] (Dante). Con sign. concr., cibo ghiotto, leccornia, per lo più al plur.: un negozio di delicatezze e di golosità. In senso fig., desiderio vivo, avidità di cosa che procuri piacere: g. di guadagno ...
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temperanza Virtù morale che consiste nel regolare con saggezza ed equilibrio il soddisfacimento dei bisogni e appetiti naturali. Cicerone rende con temperantia il termine greco σωϕροσύνη, con cui Aristotele designa la virtù consistente nella...
temperanza
Philippe Delhaye
I passi, non numerosi, nei quali D. tratta della t. come virtù presentano un triplice valore del termine: la t. come virtù cardinale, la t. come disposizione necessaria alla perfezione della giovinezza (secondo...