piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle [...] e Merid.; in partic., p. a gradini, costruite da Aztechi e Maya, terminanti in alto con una piattaforma su cui sorgeva un tempio. 2. a. In geometria, poliedro avente per facce un poligono (detto base) e i triangoli (facce laterali) che congiungono i ...
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naos
nàos s. m. [adattam. del gr. ναός, der. di ναίω «abitare»]. – Nell’architettura classica, l’«abitazione» di un dio, cioè il tempio o la parte più interna del tempiogreco dove era posta la statua [...] del dio. Per analogia, nell’architettura bizantina, nome con cui s’indicavano le parti della chiesa destinate alla celebrazione liturgica, cioè il tabernacolo e il presbiterio ...
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aziaco
azìaco agg. [dal lat. Actiăcus, gr. ᾿Ακτιακός] (pl. m. -ci). – Di Azio, promontorio greco dell’Acarnania (Epiro merid.) con un tempio di Apollo, e più tardi con una città dello stesso nome, fondata [...] da Augusto in memoria della vittoria ottenuta nei suoi pressi su Antonio e Cleopatra nel 31 a. C. Come s. f. pl., Aziache, antiche feste in onore di Apollo, che si celebravano ogni due anni presso il tempio del dio sul promontorio di Azio. ...
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sacerdote
sacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; [...] nel Sancta Sanctorum del tempio per procedere alla purificazione del tempio stesso mediante il rito del di Esculapio (dio della medicina presso i Romani, corrispondente al dio greco Asclepio), i medici; e senza tomba giace il tuo Sacerdote, o ...
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sacrare1
sacrare1 (ant. sagrare) v. tr. [dal lat. sacrare «consacrare», der. di sacer «sacro»], letter. – Dedicare, offrire in voto solennemente a un dio, consacrare a un culto, soprattutto con riferimento [...] ai riti della religione greco-romana: Andiam, Titiro, andiamo Unitamente al tempio, e sacreremo Tu il capro a Pane, ed io Ad Ercole il torello (Guarini); anche, ma ant. e raro, consacrare, con riferimento alla religione cristiana: i templi a le ...
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fastigio
fastìgio s. m. [dal lat. fastigium, prob. affine a fastus -us «fasto2»]. – 1. La parte più alta del coronamento di un organismo architettonico, sia questo il complesso di un edificio o un elemento [...] di esso: Su gli alti f. [di San Petronio a Bologna] s’indugia il sole (Carducci); anche, il frontone del tempiogreco e delle forme architettoniche da esso derivate. 2. estens. Cima, sommità, limitatamente a partic. usi. In geografia, linea di f., ...
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decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali [...] ;T, sul tetto del quale disegnò una forma ondulata che suggerisce in egual misura la solidità classica di un tempiogreco e la sinuosità del Chippendale. (Antonio Monda, Repubblica, 27 gennaio 2005, p. 41, Cultura) • «Attenzione ad usare il termine ...
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anta1
anta1 s. f. [lat. anta, documentato soltanto al plur., antae -arum]. – 1. Imposta, sportello di un infisso di una finestra o, più com., di un mobile: armadio guardaroba a cinque a.; Picchia ogni [...] dimensioni, è fornita di capitello e talora di base. Dalla presenza delle ante prende nome il tipo del tempiogreco detto appunto in antis, caratterizzato dalla forma del pronao chiuso alle estremità laterali dal prolungamento dei muri longitudinali ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] ; si dice che Catone si mise da v. a studiare il greco. L’epiteto il Vecchio (come traduz. del lat. Maior) si nuovo, riferito a cosa: a. Che è costruito, fatto da molto tempo, o è da molto tempo accaduto o comparso: una v. casa; la città v., la parte ...
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ne quid nimis
– Traduzione latina del motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo», scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a varî sapienti dell’antichità; [...] si ripete talvolta come invito a evitare le esagerazioni e per raccomandare la moderazione necessaria in ogni cosa: [il cardinale Federigo] ebbe a combattere co’ galantuomini del «ne quid nimis», i quali, ...
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Lo spazio del sacro e la nascita del tempio greco
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il tempio greco, nella sua semplice logica costruttiva, costituisce la forma...
ANTA
G. Matthiae
Prende questo nome nel tempio greco la parte terminale dei muri della cella che appunto nel tipo detto in antis si prolungano fino alla linea delle colonne del pronao e le inquadrano; la stessa disposizione si ripete, del...