sovrapposizione /sovrap:ozi'tsjone/ s. f. [der. di sovrapporre]. - 1. [il porre o il porsi l'uno sull'altro: s. di due figure] ≈ (non com.) sovrimposizione. ‖ accavallamento. 2. (fig.) [il prodursi allo [...] stesso tempo: s. di due fatti] ≈ coincidenza, concomitanza, contemporaneità. ‖ interferenza. 3. (cinem., radiotel.) [nella realizzazione di un film o un programma televisivo, il porre un'immagine su un'altra o una scritta sopra un'immagine] ≈ ...
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grigiore /gri'dʒore/ s. m. [der. di grigio]. - 1. [di cielo, di tempo e sim., copertura di nubi che conferisce un aspetto grigio: il g. delle giornate autunnali] ≈ foschia, nuvolosità. ↔ limpidezza, luminosità. [...] 2. (fig.) a. [noiosa assenza di varietà e novità: il g. di una vita solitaria] ≈ monotonia, noia, piattezza, (lett.) piattitudine, (lett.) tedio, uggiosità, uniformità. ↑ squallore. ↔ ricchezza, varietà. ...
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movimento /movi'mento/ s. m. [der. di muovere]. - 1. a. [il muoversi: il m. delle acque] ≈ e ↔ [→ MOTO² (1. a)]. b. [il muoversi del corpo o di una parte di esso: fare un m. col braccio] ≈ [→ MOSSA (1)]. [...] , scuola, tendenza. 4. a. (mus.) [ciascuna delle parti in cui si suddivide una composizione sinfonica o da camera] ≈ tempo. b. (artist., crit.) [il succedersi delle fasi di un racconto, di un'opera teatrale, cinematografica, ecc.: una scena ricca ...
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spadroneggiare v. intr. [der. di padrone, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spadronéggio, ecc.; aus. avere). - [comportarsi da padrone senza averne il diritto: s. in casa d'altri] ≈ comandare, (fam.) dettare [...] legge, (fam.) fare e disfare, (fam.) fare il bello e il cattivo tempo, (fam.) farla da padrone. ...
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rag /ræg/, it. /rɛg/ s. ingl. [abbrev. di ragtime, propr. "tempo a pezzi"], usato in ital. al masch. - (mus.) [genere di composizione musicale, prevalentemente per pianoforte, sorto negli Stati Uniti d'America [...] alla fine del sec. 19°] ≈ ragtime ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] (di), ostile (a): mi sentivo in certe ore così profondamente distaccato dall’Arte, così e. al mondo ideale in cui un tempo avevo vissuto (G. D’Annunzio).
Una persona, una cosa, un luogo e sim. possono essere estranei nel senso di «non accoglienti ...
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count-down /'kaʊnt 'daʊn/, it. /'kaunt 'daun/ locuz. ingl. [comp. di count "conto" e down "giù", propr. "conto verso il basso"], usata in ital. come s. m. - [conteggio dello scorrere del tempo effettuato [...] al contrario] ≈ conto alla rovescia ...
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cova /'kova/ s. f. [der. di covare]. - 1. [il covare degli uccelli; anche il tempo in cui covano] ≈ covatura, incubatura, incubazione. 2. [luogo in cui gli uccelli covano] ≈ nido. ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...