sorbite
s. f. [der. di sorbo1, col suff. -ite]. – 1. In chimica, lo stesso che sorbitolo. 2. In metallografia, una delle strutture di tempra dell’acciaio; è in realtà una forma di perlite, più difficilmente [...] risolubile di quest’ultima per via microscopica ordinaria ...
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martempering
‹martèmpëriṅ› s. ingl. [comp. di mar(tensite) «martensite» e tempering «rinvenimento»], usato in ital. al masch. – In siderurgia, trattamento termico degli acciai che differisce dal marquenching [...] solo in quanto il secondo raffreddamento, anziché in bagno d’olio, viene effettuato in aria, ottenendo così un effetto di tempra leggermente attenuato. ...
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indurimento
induriménto s. m. [der. di indurire]. – 1. L’indurire o l’indurirsi, e l’effetto, cioè lo stato di un corpo indurito: l’i. della calce, del cemento. In medicina, l’aumento di consistenza [...] che si può ottenere sia mediante deformazioni plastiche (lavorazioni a freddo), sia mediante trattamenti termici (per es., la tempra, l’invecchiamento artificiale) o superficiali (per es., la cementazione). 2. Con altri sign. specifici: a. In agraria ...
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indurire
v. tr. e intr. [der. di duro] (io indurisco, tu indurisci, ecc.). – 1. tr. Rendere duro; far perdere la morbidezza, l’elasticità, la flessibilità; conferire durezza (anche in alcuni sign. specifici [...] di questo termine, sui quali cfr. indurimento): la siccità ha indurito il terreno; i. un metallo, una lega metallica, mediante tempra, cementazione, ecc.; in agraria, i. le piante, aumentarne la resistenza al freddo; in chimica, i. gli olî, come ...
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austenitico
austenìtico agg. [der. di austenite] (pl. m. -ci). – Che ha struttura dell’austenite, che contiene austenite: acciaio a., tempra austenitica. ...
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austenitizzazione
austenitiżżazióne s. f. [der. di austenite]. – Operazione consistente nel riscaldare a temperatura conveniente una lega ferrosa così da provocare una sua parziale o totale trasformazione [...] in austenite e rendere quindi possibile il successivo trattamento di tempra. ...
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riprecipitazione
riprecipitazióne s. f. [comp. di ri- e precipitazione]. – In metallurgia, fenomeno di precipitazione da una soluzione solida metallica di un nuovo componente, generalmente in forma submicroscopica, [...] che avviene quando una soluzione solida soprasatura viene lasciata in riposo, dopo la tempra, a temperatura ambiente (invecchiamento naturale) o a temperatura superiore (invecchiamento artificiale): la riprecipitazione conferisce alla lega migliori ...
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apallico
agg. (scherz.) Che manca di tempra, senza palle. ◆ Aveva troppo ritmo e troppa vitalità addosso, [Lleyton] Hewitt, perché Albert Costa facesse qualcosa di più che succhiargli la ruota. È noto, [...] Costa, quale apallico di talento, bella manina, cuore piccino. In un torneo qualunque si sarebbe dato vinto. Qui lottava, eseguiva i suggerimenti di Dudu Duarte [...], arrivava addirittura a incitare la ...
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confidente
confidènte agg. e s. m. e f. [dal lat. confidens -entis, part. pres. di confidĕre «confidare in qualcuno, aver fiducia», e come agg. «coraggioso, sfacciato»]. – 1. agg. a. Che confida, fiducioso; [...] c. immaginar (Leopardi); meno com. seguito da in: c. nelle proprie forze; c. nella bontà del giudice. b. Baldanzoso, sicuro di sé: Tempra de’ baldi giovani Il c. ingegno (Manzoni). 2. s. m. e f. a. Persona a cui si confidano i proprî segreti: è il ...
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maturazione
maturazióne s. f. [dal lat. maturatio -onis, der. di maturus «maturo»]. – 1. In botanica, processo che porta al completo sviluppo del frutto: venire, giungere a m.; m. tarda, precoce; m. [...] . In partic.: a. In metallurgia, processo di precipitazione di una fase da una soluzione solida soprasatura, previamente sottoposta a tempra, che avviene o a temperatura ambiente (m. naturale) o ad alta temperatura (m. artificiale). È sinon. di ...
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(o tempera) In tecnologia, raffreddamento rapido di un materiale allo scopo di conferire al materiale stesso (per es. metalli e leghe, vetro, materie plastiche, clincher) particolari caratteristiche meccaniche o di evitare l’insorgere di reazioni...
tempra
Usato cinque volte da D., tre volte in rima. Vale " fusione di suoni ", con riferimento alle voci degli angeli che cantano insieme, in Pg XXX 94 ma poi che 'ntesi ne le dolci tempre / lor compartire a me, par che se detto / avesser:...