innovativo
agg. [der. di innovare]. – Che innova, che porta innovazione o innovazioni, che tende a innovare: provvedimenti, programmi i.; presentare concrete proposte i.; un imprenditore i., un’impresa [...] i.; i processi i. di una lingua, di una letteratura; un prodotto i. nel campo dell’elettronica; in partic., lingua i., quella in cui si registrano numerose innovazioni (contrapp. a lingua conservativa) ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla [...] il 19° e gli inizî del 20° secolo: non si tratta di un movimento omogeneo, ma di un orientamento critico che tende a espungere gli elementi dogmatici e dottrinali, riconducendo nell’ambito di una critica storica lo studio del cristianesimo e dei suoi ...
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innovatore
innovatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo innovator -oris]. – Chi introduce innovazioni o è fautore d’innovazioni: vecchie istituzioni che hanno bisogno di coraggiosi i.; e come [...] agg., che innova o tende a innovare: uno scrittore, un artista, un musicista i.; azione, politica, corrente i.; un progresso avviato sotto la spinta di forze innovatrici. ...
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cicalecciocrazia
s. f. (iron.) Il potere del cicaleccio, malcostume politico italiano che tende a enfatizzare notizie e indiscrezioni diffuse dai mezzi d’informazione. ◆ «Cicalecciocrazia, ovvero l’arte [...] di parlare a vanvera di finanza pubblica». Non si tratta del pensiero involontario del Ragioniere generale Andrea Monorchio davanti alla tivvù che manda in onda Giulio Tremonti, «per noi contano le cifre ...
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pressione
pressióne s. f. [dal lat. pressio -onis, der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. a. Genericam., l’atto, l’azione di premere, di esercitare una forza sulla superficie di un [...] ’orecchio (nel linguaggio dei meteorologi si parla spesso di zona di alta p. per indicare una zona dalla quale l’aria tende a trasferirsi verso zone di bassa pressione, ed equivale quindi, in genere, a «zona di bel tempo, zona soleggiata»). Nell’uso ...
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scopo
scòpo s. m. [dal lat. tardo scopus, gr. σκοπός «bersaglio, scopo», cfr. σκοπέω e σκέπτομαι «guardare»]. – 1. a. ant. Bersaglio, punto a cui si mira: il tener dunque la mira continuamente indirizzata [...] più di legno dipinto a scacchiera in bianco e nero o bianco e rosso, che scorre sull’asta graduata. 2. fig. Risultato a cui si tende, ciò che costituisce il fine, il motivo di una certa azione, di un certo modo di procedere e sim.: avere uno s.; fare ...
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esclusivismo
escluṡivismo s. m. [der. di esclusivo]. – 1. L’essere esclusivo, nei giudizi, nelle opinioni, nei gusti, ecc.: è di un e. estremo in tutte le sue affermazioni. 2. Indirizzo politico ed economico [...] che tende a creare situazioni di privilegio. ...
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esclusivista
escluṡivista agg. e s. m. e f. [der. di esclusivo] (pl. m. -i). – 1. Chi o che, nelle opinioni e sim., dimostra esclusivismo. 2. Chi o che gode di un’esclusiva. 3. agg. Che ha carattere [...] di esclusivismo, soprattutto in materia di politica economica: politica doganale e., quella che tende a conservare o a concedere particolari vantaggi nei confronti di determinati stati mediante accordi preferenziali. ...
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esclusivistico
escluṡivìstico agg. [der. di esclusivo] (pl. m. -ci). – Da esclusivista, che denota o è dettato da esclusivismo; che tende a escludere gli altri dalla partecipazione a qualche cosa: il [...] suo era un amore cieco, geloso, e.; l’atteggiamento e. del governo verso ogni apporto delle opposizioni; le associazioni più antiche, più salde ed anche più e. (Einaudi) ...
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esclusivo
escluṡivo agg. [dal lat. mediev. exclusivus, der. di excludĕre «escludere»]. – 1. Che tende a escludere o ha forza di escludere: clausola e.; diritto e., che compete a una sola persona o ente, [...] escludendo tutti gli altri dall’esercizio del diritto medesimo; modello e., lo stesso che modello in esclusiva. Riferito a persona, che afferma o giudica troppo recisamente, ritenendo buone soltanto le ...
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Azione che tende a influire sull’opinione pubblica e i mezzi con cui viene svolta. È un tentativo deliberato e sistematico di plasmare percezioni, manipolare cognizioni e dirigere il comportamento al fine di ottenere una risposta che favorisca...