patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine [...] p.; studî p.; periodo p., epoca p., il periodo della storia del cristianesimo in cui vissero i Padri della Chiesa, cioè tra il sec. 2° e il 7° (o 8°) ...
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imprecazione
imprecazióne s. f. [dal lat. imprecatio -onis]. – Espressione di odio o di ira, nella quale si formula il desiderio che sia arrecato danno ad altri o a sé stessi; anche le parole con cui [...] senso com. della parola), frase volgarmente offensiva, bestemmia: uscire, prorompere in imprecazioni; i. plebee; orribili imprecazioni. Non com., il fatto di imprecare: la teologia morale considera l’i. peccato contro la carità o peccato di collera. ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] diversa configurazione di bit adiacenti (tracce magnetiche su nastro, fori su banda o su scheda, ecc.). 2. In teologia cattolica, c. sacramentale, il segno spirituale e indelebile impresso nell’anima dai tre sacramenti del battesimo, cresima e ordine ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] loro intercessione o valendosi di loro come strumento (quando siano compiuti dai santi in vita), in quanto per definizione teologica i miracoli possono essere attribuiti soltanto a Dio; il m. delle noci, raccontato da fra Galdino nei Promessi Sposi ...
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fortezza
fortézza s. f. [der. di forte1]. – 1. a. Forza fisica, robustezza, vigore, o, riferito a cose, resistenza, solidità: torri di maravigliosa f. (G. Villani); in questi sign. (e in altri connessi [...] a moderare l’audacia e la timiditate nostra, ne le cose che sono corruzione de la nostra vita (Dante). c. Nella teologia cattolica, una delle quattro virtù cardinali, considerata non solo come virtù morale naturale, ma come virtù infusa, cioè forza ...
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reviviscenza
reviviscènza (poco com. riviviscènza) s. f. [dal lat. tardo reviviscentia, der. di reviviscĕre «rivivere, rinascere», e questo da vivĕre «vivere»]. – 1. Il riprendere vita, il tornare in [...] diritto, il ritornare in vigore di una norma abrogata a séguito dell’abrogazione della norma che la abrogava. b. Nella teologia cattolica, r. dei meriti, quelle opere buone dei fedeli che, compiute in stato di peccato e quindi «mortificate», tornano ...
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cristocentrico
cristocèntrico agg. [comp. di Cristo e centro] (pl. m. -ci). – Relativo al cristocentrismo, fondato sul cristocentrismo: concezione c.; teologia cristocentrica. ...
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cristocentrismo
s. m. [comp. di Cristo e centro]. – Concezione propria della teologia cristiana (soprattutto in alcune formulazioni della patristica e del pensiero contemporaneo) che considera Gesù Cristo, [...] uomo-Dio, come il «centro» non solo della storia sacra e della liturgia, ma di tutta la vita e la speculazione religiosa ...
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cristologia
cristologìa s. f. [comp. di Cristo e -logia]. – Parte della teologia dogmatica che tratta della persona di Cristo e dell’unione in essa delle due nature, l’umana e la divina. ...
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presunzione
preṡunzióne (ant. o pop. proṡunzióne) s. f. [dal lat. praesumptio -onis, der. di praesumĕre «presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. a. Argomentazione o congettura per cui da fatti noti [...] sua presunzïon (Dante), trenta volte il tempo che egli è rimasto nella superba ostinazione di non sottomettersi alla Chiesa. Nella teologia cattolica, peccato di p. (o p. della propria salvezza, o di salvarsi senza merito), peccato che si oppone alla ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.