tomismo
s. m. [der. del nome lat. Thomas, corrispondente all’ital. Tommaso]. – Il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di s. Tommaso d’Aquino (1225 o 1226-1274) e la corrente di pensiero [...] cui ha dato luogo nel corso della storia, a partire dalla fine del 13° secolo: la crisi del t. nell’età della Riforma; la rinascita del t. nella teologia dell’Ottocento. ...
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preternaturale
agg. [comp. del lat. praeter «oltre» e naturale]. – Di fenomeno che non è conforme all’andamento naturale delle cose. In medicina, mobilità p., la mobilità che si osserva in caso di frattura [...] di un osso lungo e quella dovuta al mancato consolidamento del collo osseo (v. anche pseudoartrosi). Nella teologia cattolica, doni p., i doni che, pur essendo superiori alla natura umana, non sono tuttavia superiori a ogni natura creata o possibile, ...
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imprudente
imprudènte agg. [dal lat. imprudens -entis, comp. di in-2 e prudens (v. prudente)]. – Che manca, abitualmente o in singoli atti, di prudenza; detto soprattutto di persona che agisce senza [...] , imprudente. Per estens., di atto che riveli imprudenza: passo, risoluzione, consiglio, decisione i.; parole imprudenti. Nella teologia morale, di persona che pecca contro la virtù della prudenza. ◆ Avv. imprudenteménte, senza prudenza o con scarsa ...
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consorzio
consòrzio s. m. [dal lat. consortium «partecipazione alla stessa sorte; società; comunanza di beni», der. di consors: v. consorte]. – 1. Società, unione, spec. nelle espressioni c. degli uomini, [...] di due o più organismi; può indicare quindi sia una simbiosi mutualistica, come quella dei licheni o delle leguminose, sia una fitocenosi. 5. In teologia, c. divino, la «partecipazione» alla natura di Dio di chi è stato toccato dalla Grazia. ...
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imprudenza
imprudènza s. f. [dal lat. imprudentia, der. di imprudens -entis «imprudente»]. – Mancanza di prudenza; atteggiamento di chi, per sventatezza, per eccessiva audacia, per trasgressione delle [...] conseguenze dannose dei proprî atti: l’incidente è avvenuto per l’i. dell’autista. In senso concr., atto imprudente: fare, commettere imprudenze; quell’i. gli fu fatale. Nella teologia morale, la mancanza della prudenza (come virtù cardinale). ...
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lettore
lettóre s. m. [dal lat. lector -oris, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. (f. -trice) a. Chi legge, chi attende alla lettura o a una specifica lettura (spec. quando si voglia [...] equivalente a quello odierno di professore). Oggi si chiamano ancora così, per tradizione, gli insegnanti di teologia delle scuole teologiche conventuali. b. (f. -trice) Nelle università moderne (sull’esempio del ted. Lektor), l’insegnante incaricato ...
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acedia
acèdia s. f. [dal lat. tardo acedia, gr. ἀκηδία, comp. di ἀ- priv. e κ ῆ δος «dolore»]. – Per gli antichi Greci, mancanza di dolore e di cura, indifferenza inerte; ma anche tristezza, malinconia. [...] Nella teologia morale del medioevo il termine esprimeva lo stato di torpore e di depressione malinconica che coglie specialmente chi conduce vita contemplativa. Nella psicologia moderna può indicare da una semplice anomalia della volontà a un grave ...
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scotista
s. m. (pl. -i). – Esponente, seguace, fautore dello scotismo. Anche agg. (con il senso di scotistico): le opere, le dottrine s.; la psicologia s.; la critica s. di un argomento. Scuola s., l’insieme [...] dei seguaci, continuatori, interpreti delle dottrine e degli indirizzi filosofici e teologici di G. Duns Scoto; la scuola nacque ufficialmente nel 1633 quando uno speciale decreto impose ai lettori di filosofia dell’Ordine francescano (cui Scoto era ...
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coeguale
agg. [dal lat. tardo coaequalis, comp. di co-1 e aequalis «uguale»]. – Uguale in pari grado, detto, in teologia, delle persone della Trinità. ...
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inabitazione
inabitazióne s. f. [dal lat. tardo inhabitatio -onis, der. di inhabitare: v. inabitare]. – Propr., l’abitare in un luogo; solo in senso fig.: se poi si cerca come l’essere reale finito inabita [...] nel morale, questa i. per natura non si concepisce distinta dall’i. di quello nell’ideale (Rosmini); i. di Dio nell’uomo, nella teologia cattolica, la speciale presenza di Dio nell’anima in stato di grazia. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La nozione di teologia
Antichità greco-latina....
Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica o negativa.