capacita
capacità s. f. [dal lat. capacĭtas -atis, der. di capax: v. capace]. – 1. Possibilità che un recipiente, una cavità, un ambiente ha di contenere fino a un determinato limite: la c. di una botte, [...] economico, e in partic. nell’economia neoclassica, c. organizzativa, uno dei quattro fattori di produzione (assieme al lavoro, alla terra e al capitale), definito come l’apporto dell’imprenditore alla produzione, costituito dal coordinamento degli ...
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positivizzarsi
v. intr. pron. Detto di un test diagnostico (o del suo esito), attestare la non benignità di un responso rispetto alla presenza di elementi come batteri, virus, sostanze nocive | Detto [...] di otto giorni circa: non ha quindi senso usare nella routine, il test molecolare, che costa di più e richiede un tempo dilavoro la quarta ondata Covid. Un giovane papà di Marano di Napoli, come riporta Terra Nostra News, è deceduto dopo essere stato ...
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generazione
generazióne s. f. [dal lat. generatio -onis]. – 1. L’atto del generare, il processo per cui esseri viventi producono esseri viventi della stessa specie, e il risultato di tale processo: la [...] viene indicata la formazione di organismi viventi (nelle condizioni primordiali della Terra) a partire da produttivo di opere e dilavoro, sono state così private dei loro anni migliori. G. x, locuzione di origine inglese che indica i nati di ambo i ...
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visita
vìṡita s. f. [der. di visitare]. – 1. a. Il fatto di recarsi a casa di una persona o di una famiglia, per il piacere di rivedersi e di conversare insieme o per motivi particolari, o di andare [...] , prima di concederle libera pratica con la terra. 3. a. Il fatto di recarsi in di stato (v. ufficiale, v. dilavoro, v. in incognito), visita fatta dal capo di uno stato o da un membro del governo al capo di un altro stato, o membro del governo di ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] a capo di un lavoro, non riuscire a risolvere un problema, e sim.; darsi la zappa sui p., fare qualcosa che, invece di riuscire il sign. di prendere p. in botanica, v. oltre, al n. 4); sentirsi mancare la terra sotto i p., accorgersi di essere in ...
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spostamento
spostaménto s. m. [der. di spostare]. – L’azione di spostare, il fatto di spostarsi e di venire spostato: lo s. provvisorio di una fermata d’autobus; un impiego in cui si è soggetti a continui [...] di accento, il passaggio dell’accento da una a un’altra sillaba di una parola; con sign. estens., cambiamento: s. di orario, di turni dilavoro, di della luce emessa da astri che s’allontanano dalla Terra. 2. In chimica, con riferimento alla serie ...
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tagliere
taglière s. m. [dal fr. ant. tailloir, der. di tailler «tagliare»]. – 1. Arnese di cucina, piano, generalmente di forma rettangolare, di legno duro, talora con manico laterale di presa, su cui [...] 12 t., dodici convitati. 3. Nell’arte della maiolica, il disco superiore della ruota del vasaio, che regge il lavoroditerra in formazione, mentre il disco inferiore, che fa da volano, mantiene un moto uniforme alla rotazione dell’arnese. ◆ Dim ...
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montagna
s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del [...] ’alto monte che, formatosi con la terra della voragine dell’inferno, fuggita dal di panni da stirare; in strada c’erano montagne di rifiuti; ho una m. dilavoro arretrato. ◆ Dim. montagnétta, montagnòla: ruspe, reticolati di plastica e montagnole di ...
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traslazione
traslazióne (ant. translazióne) s. f. [dal lat. translatio -onis, der. di translatus, part. pass. di transferre «trasferire»]. – L’azione e l’operazione di trasferire o di spostare da un [...] con cui la Terra partecipa a quello più generale del sistema solare verso la costellazione di Ercole. 3. dilavoro, pur concernendo tributi riferibili ai lavoratori. 7. In psicanalisi, sinon. raro di transfert. 8. In matematica, particolare tipo di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] per il cui cattivo pensiero, di innalzare la torre di Babele, gli uomini non parlano una medesima lingua; D’una terra son tutti: un linguaggio Parlan tutti di operazioni logiche sui registri di memoria e dilavoro; l. simbolico (o l. evoluto o l. di ...
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Fertile regione pianeggiante, già chiamata da Plinio Laboriae (o Campi Laborini), che si estende lungo il piede dell’Appennino Campano, tra i Monti Aurunci, a N, e la parte settentrionale dei Campi Flegrei, a S. I principali elementi idrografici...
BALDOVINI (Baldini), Belisario
Giuseppe Alberigo
Nacque a Montesardo (Terra di Lavoro) nei primi decenni del sec. XVI. Addottoratosi in utroque iure,ottenne di divenire arciprete di S. Michele Arcangelo a Noha e rettore di S. Nicola di Magugno...