dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende [...] risultato del lavoro è una chiara d. della sua incompetenza; la nostra estraneità al fatto è così evidente che non ha bisogno di d.; ha patriottica, d. di protesta; una d. di studenti, di disoccupati, di pensionati; domani in piazza si terrà la d. ...
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scheletro
schèletro (poet. schèltro) s. m. [dal gr. σκελετός, der. di σκέλλειν «disseccare»]. – 1. a. Il complesso delle ossa dei vertebrati che, come struttura rigida di sostegno, contribuisce a dare [...] di un apparecchio. c. Ossatura, intelaiatura, schema essenziale di un’opera, di un lavoro intellettuale: lo s. di un dramma, di un romanzo; lo s. di da particelle di diametro superiore a 1 mm, che si può separare per setacciamento dalla terra fine; ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] di una persona, indebolire, logorare: il lungo digiuno (o il periodo di prigionia) lo ha duramente provato; il lavoro fruttificare: tra i calcinacci e rovine, purché vi sia alquanto diterra, pruovano le viti bene (Soderini). ◆ Part. pres. provante ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] va abitualmente a cavallo: il cavallo s’imbizzarrì e buttò a terra il c.; essere un buon c., un bravo c., sapere star bene Italia; c. al merito della Repubblica; c. al merito del lavoro; c. dell’Ordine di Malta, ecc. c. scherz. C. d’industria, chi si ...
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sospensione
sospensióne s. f. [dal lat. suspensio -onis, der. di suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Il fatto di appendere, d’essere appeso: lampada a s., o anche semplicem. sospensione, [...] terra, sostenuto dalle sole braccia a un attrezzo (per es., le parallele, gli anelli) più in alto rispetto al centro di gravità del corpo: esercizî in s., di temporanea di un’attività o di una situazione: s. dei lavori, di un lavoro; proporre ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] il berretto per aria e lo riprendeva prima che cadesse per terra; r. i libri, i pennelli in mano, ricominciare a studiare per figo (Dante). c. Dare inizio di nuovo a un’azione interrotta, ricominciarla: r. sonno; r. il lavoro; r. il cammino; r. i ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] o il m. riguardo; tenere qualcuno nella m. considerazione; fare un lavoro con la m. diligenza; produrre il m. effetto con il minimo astronomia e in geografia, cerchio m. di una sfera, della sfera celeste, della Terra, cerchio, avente raggio uguale a ...
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pesante
agg. [propr., part. pres. di pesare]. – 1. Che ha peso relativamente grande, che fa notevolmente sentire il suo peso (si oppone a leggero in quasi tutti gli usi): portare una valigia, un pacco [...] ., il terreno argilloso, che, essendo compatto e tenace, è di difficile lavorazione; con altro sign., nell’ippica o nel gioco del calcio, il peso del corpo, di schianto: cadere pesantemente a terra; in modo goffo, privo di agilità: muoversi, camminare ...
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servitu
servitù (ant. servitute e servitude) s. f. [dal lat. servĭtus -utis «schiavitù», der. di servus: v. servo]. – 1. a. Condizione di servo, cioè di schiavo (sinon. quindi, di tono più elevato, di [...] terra che coltivava e non poteva abbandonarla: tale condizione, ereditaria, comprendeva una serie di soggezione allo straniero, mancanza di libertà e di autonomia: la s. limita fortemente la libertà di azione (meno com. di schiavitù, usato in senso ...
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abbandono
abbandóno (ant. abandóno) s. m. [der. di abbandonare; nei sign. del n. 3, direttamente dal fr. ant. a bandon (v. abbandonare)]. – 1. a. L’atto, il fatto di abbandonare; l’essere abbandonato; [...] fino alla riforma del diritto di famiglia del 1975; a. del lavoro, possibile causa di licenziamento; a. di minori o incapaci, a. di neonato; a. di animali; a. del comando, reato di chi, in circostanze di pericolo, si sottrae ingiustificatamente alla ...
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Fertile regione pianeggiante, già chiamata da Plinio Laboriae (o Campi Laborini), che si estende lungo il piede dell’Appennino Campano, tra i Monti Aurunci, a N, e la parte settentrionale dei Campi Flegrei, a S. I principali elementi idrografici...
BALDOVINI (Baldini), Belisario
Giuseppe Alberigo
Nacque a Montesardo (Terra di Lavoro) nei primi decenni del sec. XVI. Addottoratosi in utroque iure,ottenne di divenire arciprete di S. Michele Arcangelo a Noha e rettore di S. Nicola di Magugno...