pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] corruzione; Io fui radice de la mala pianta Che la terra cristiana tutta aduggia, Sì che buon frutto rado se ne Anche, disegno che rappresenta in modo ugualmente schematico i posti dilavoro o di studio in un ufficio, in un laboratorio o in un’aula ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] apostolica, un vicariato apostolico, costituire in terradi missione l’organizzazione ecclesiastica essenziale che include e mi piantò lì; p. il negozio, p. il lavoro, allontanandosi dal posto o licenziandosi; in partic., troncare un rapporto ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] di tutto; è di bocca buona e mangia di tutto); fare di tutto, fare, o essere capace di fare, qualsiasi specie dilavoro in terra (Boccaccio). In altri casi, la locuz. con tutto ..., con tutti ... acquista valore concessivo e avversativo di «nonostante ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] assumere: una m. informe di creta, diterra, di fango; una m. di marmo, un blocco; una m. di metallo (v. anche massello); sé una m. di vestiti, di cianfrusaglie; anche fig.: ha fatto una m. di errori, di spropositi; c’è una m. dilavoro che mi attende ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] alla cieca, che presenta un esito incerto e un alto margine di rischio: cambiare lavoro alla sua età è un s. nel buio; quel matrimonio è tre balzi consecutivi dei quali i primi due compiuti toccando terra con un solo piede (ora uno ora l’altro) ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] , con valore collettivo) dilavoro, l’insieme degli elementi di una popolazione che in un dato periodo si considerano atti al lavoro per età e condizioni di salute. Nella teoria economica marxiana, forza-lavoro, la capacità lavorativa umana in quanto ...
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operaio
operàio (ant. operàrio) s. m. (f. -a) e agg. [lat. operarius, der. di opĕra «lavoro; lavoro a giornata»]. – 1. s. m. (f. -a) a. Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, [...] , costituito dagli individui che, esclusi dalla proprietà della terra e dei mezzi di produzione, possiedono, come fonte di reddito, la sola capacità lavorativa (forza-lavoro) che vendono in cambio di un salario monetario: la questione o.; le lotte ...
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piano1
piano1 agg. e avv. [lat. planus «di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile»]. – 1. agg. a. Che presenta una superficie di andamento uniforme, senza avvallamenti o rilievi: via p., senza [...] 1); ant., per la p. terra, a p. terra, per terra, sul terreno (o, anche, lavoro vanno avanti molto piano). In altri casi (sempre relativamente al movimento del corpo o di sue parti), con prudenza, con delicatezza, facendo molta attenzione, al fine di ...
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fatica
s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: f. [...] in terra Da le f. loro (Dante); le f. di Ercole, le 12 prove di forza di fatica, serie di prove che simulano le condizioni reali dilavoro dei materiali da saggiare, sottoponendo i campioni a sollecitazioni cicliche di vario tipo (di trazione, di ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] alla buona, senza ricercatezze: è gente alla b., semplice, di modi familiari; lavoro fatto alla b., non a regola d’arte. b. b., nel gioco del tennis, quella che non tocca terra al di fuori del campo; b. uffici, mediazione, raccomandazione: interpose ...
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Fertile regione pianeggiante, già chiamata da Plinio Laboriae (o Campi Laborini), che si estende lungo il piede dell’Appennino Campano, tra i Monti Aurunci, a N, e la parte settentrionale dei Campi Flegrei, a S. I principali elementi idrografici...
BALDOVINI (Baldini), Belisario
Giuseppe Alberigo
Nacque a Montesardo (Terra di Lavoro) nei primi decenni del sec. XVI. Addottoratosi in utroque iure,ottenne di divenire arciprete di S. Michele Arcangelo a Noha e rettore di S. Nicola di Magugno...