prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] . il largo, allontanarsi dalla costa (e per contro, p. terra, approdare). In usi assol., incamminarsi, avviarsi, dirigersi: p. p. riposo, riposarsi; p. servizio, iniziare l’attività dilavoro; p. sonno, addormentarsi, cominciare a dormire; p. stanza, ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] non osava alzare gli o.); alzare gli o. dal libro, dal lavoro; alzare gli o. al cielo, nella preghiera, o anche per dispiacere se essa non ne è a conoscenza. Frasi proverbiali di origine biblica: in terradi ciechi chi ha un o. è signore, oppure ... ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] la catena dello sciacquone, la maniglia della porta; t. una barca a terra, in secco; t. la fune; t. la cinghia dei pantaloni (e a uno stato o a una condizione determinati per mezzo dilavorazioni particolari: t. a lucido o a lustro un mobile, ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] corruzione; Io fui radice de la mala pianta Che la terra cristiana tutta aduggia, Sì che buon frutto rado se ne Anche, disegno che rappresenta in modo ugualmente schematico i posti dilavoro o di studio in un ufficio, in un laboratorio o in un’aula ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] apostolica, un vicariato apostolico, costituire in terradi missione l’organizzazione ecclesiastica essenziale che include e mi piantò lì; p. il negozio, p. il lavoro, allontanandosi dal posto o licenziandosi; in partic., troncare un rapporto ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] di tutto; è di bocca buona e mangia di tutto); fare di tutto, fare, o essere capace di fare, qualsiasi specie dilavoro in terra (Boccaccio). In altri casi, la locuz. con tutto ..., con tutti ... acquista valore concessivo e avversativo di «nonostante ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] assumere: una m. informe di creta, diterra, di fango; una m. di marmo, un blocco; una m. di metallo (v. anche massello); sé una m. di vestiti, di cianfrusaglie; anche fig.: ha fatto una m. di errori, di spropositi; c’è una m. dilavoro che mi attende ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] alla cieca, che presenta un esito incerto e un alto margine di rischio: cambiare lavoro alla sua età è un s. nel buio; quel matrimonio è tre balzi consecutivi dei quali i primi due compiuti toccando terra con un solo piede (ora uno ora l’altro) ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] , con valore collettivo) dilavoro, l’insieme degli elementi di una popolazione che in un dato periodo si considerano atti al lavoro per età e condizioni di salute. Nella teoria economica marxiana, forza-lavoro, la capacità lavorativa umana in quanto ...
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operaio
operàio (ant. operàrio) s. m. (f. -a) e agg. [lat. operarius, der. di opĕra «lavoro; lavoro a giornata»]. – 1. s. m. (f. -a) a. Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, [...] , costituito dagli individui che, esclusi dalla proprietà della terra e dei mezzi di produzione, possiedono, come fonte di reddito, la sola capacità lavorativa (forza-lavoro) che vendono in cambio di un salario monetario: la questione o.; le lotte ...
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Fertile regione pianeggiante, già chiamata da Plinio Laboriae (o Campi Laborini), che si estende lungo il piede dell’Appennino Campano, tra i Monti Aurunci, a N, e la parte settentrionale dei Campi Flegrei, a S. I principali elementi idrografici...
BALDOVINI (Baldini), Belisario
Giuseppe Alberigo
Nacque a Montesardo (Terra di Lavoro) nei primi decenni del sec. XVI. Addottoratosi in utroque iure,ottenne di divenire arciprete di S. Michele Arcangelo a Noha e rettore di S. Nicola di Magugno...