sollevare
v. tr. [lat. sublevare, comp. di sub «sotto» e levare «alzare; alleviare»] (io sollèvo, ecc.). – 1. Alzare, spostare verso l’alto, rimuovendo da terra o da un altro piano di appoggio: s. un [...] tavolo, le coperte; il vento solleva nuvoli di polvere; i turbini sollevavano la sabbia; s. (da terra) una persona caduta, un ferito; s. la in senso materiale e morale: s. qualcuno da un lavoro faticoso, da un pesante incarico, da una grave ...
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compenso
compènso s. m. [der. di compensare]. – 1. a. Tutto quanto serve a ristabilire un equilibrio, a bilanciare una differenza, a supplire a una lacuna: «alcun compenso» Dissi lui «trova che ’l tempo [...] ma (o seguita da però): sono arrivato tardi in ufficio, ma in c. ho lavorato più intensamente; non è molto intelligente, in c. però è molto attaccato al lavoro; spesso iron., per di più, e per giunta: quest’acquaccia ... è amara, ma, in c., non giova ...
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rimboccare
v. tr. [der. di bocca, col pref. rin-] (io rimbócco, tu rimbócchi, ecc.). – 1. Di cose che abbiano orli, estremità, rovesciarne l’orlo, l’estremità: r. un sacco; r. il lenzuolo, rovesciarne [...] ., nei lavoridi cucito, eseguire l’orlo alto e piatto detto rimbocco; in legatoria, eseguire la rimboccatura (v.) del materiale della coperta (cuoio, carta, tessuto). Anticam., dei virgulti delle siepi, ripiegarli verso terra; e della terra smossa ...
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raccogliere
raccògliere (ant. e poet. raccòrre) v. tr. [der. di cogliere, col pref. ra-] (coniug. come cogliere). – 1. Sollevare, prendere o riprendere da terra cosa o persona: il cappel lordo e il vano [...] ma lui non raccoglie. 2. Prendere e riunire i frutti della terra (mentre cogliere si riferisce ai frutti degli alberi, ai fiori, e . Anche fig.: r. il frutto delle proprie fatiche, di un lungo lavoro, dei proprî sudori; questo è il frutto che ho ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] lavoro, con funzione di complemento (essere, rimanere s. lavoro) o di attributo (gente, operai, laureati s. lavoro), o anche sostantivato (essere un s. lavoro; sono dei s. lavoro; il problema dei s. lavoro . con: lasciò quella terra non s. rimpianto, ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] serie responsabilità: sentire il p. della vita, degli anni, del lavoro; sostiene da solo tutto il p. della famiglia; cinque figli a teatri, massa più o meno grave di legno, o formata da un sacchetto diterra o di piombo, che si attacca alle corde ...
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fondo2
fóndo2 s. m. [lat. fŭndus]. – 1. a. La parte inferiore di una cosa, e spec. di un recipiente o d’altra cavità: il f. della bottiglia, della botte, di un bicchiere; bere, vuotare un fiasco fino [...] strato di gesso fine, e fatta aderire mediante una terra rossa alquanto plastica e grassa (bolo o terra d’ interamente; giungere in f. a un lavoro. Fig.: andare, arrivare in f. a (anche andare a f. di) una faccenda, risolverla; portare un’impresa ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] all’opera dell’uomo intesa sia come lavoro materiale, come intervento modificatore o di altro genere, sia come arte o né pistoni. h. Nella meccanica delle terre, n. declivio (o angolo di n. declivio) di una terra, l’angolo massimo che può formare con ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, [...] dall’uso del ferro, dapprima per la fabbricazione di minuti oggetti ornamentali, poi per la produzione di armi e di strumenti dilavoro; si sviluppa e fiorisce, con aspetti diversi nelle varie regioni della Terra, verso il 1° millennio a. C. g ...
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sbraccio
sbràccio s. m. [der. di braccio e, nel sign. 1, di sbracciare]. – 1. tosc. a. Spazio sufficiente per muovere liberamente le braccia. b. Movimento del braccio, ampio e libero: quel lanciatore [...] discreto sbraccio. 2. Distanza, misurata sia in lunghezza sia in altezza, alla quale un operaio può gettare la terradi uno scavo durante il paleggio. Per estens., la distanza utile cui può giungere, durante il lavoro, il braccio di una gru e simili. ...
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Fertile regione pianeggiante, già chiamata da Plinio Laboriae (o Campi Laborini), che si estende lungo il piede dell’Appennino Campano, tra i Monti Aurunci, a N, e la parte settentrionale dei Campi Flegrei, a S. I principali elementi idrografici...
BALDOVINI (Baldini), Belisario
Giuseppe Alberigo
Nacque a Montesardo (Terra di Lavoro) nei primi decenni del sec. XVI. Addottoratosi in utroque iure,ottenne di divenire arciprete di S. Michele Arcangelo a Noha e rettore di S. Nicola di Magugno...