stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] 2001, le varie nazioni integraliste, o governate da regimi dittatoriali, accusate di fiancheggiare o alimentare il terrorismo di matrice islamica o che, mostrando in apparenza di puntare sull’energia nucleare, intenderebbero invece riarmarsi al ...
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antigiubilare
agg. Ostile alla celebrazione del giubileo; con particolare riferimento al Giubileo dell’anno 2000. ◆ Un terrorismo satanista antigiubilare è altrettanto impensabile, almeno sul filo di [...] un onesto ragionamento. Un satanista vedrà l’Anno Santo come tutt’altro che santo, lo vedrà come espressione di una seduzione paracristica che coinvolge Chiesa, Stato, istituzioni, collettività; come un’occasione ...
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antiglobalismo
s. m. L’essere contrario alla globalizzazione. ◆ La linea dell’amministrazione Clinton, di osteggiare il Giappone e di cercare di dividere gli europei per ottenere maggiore spazio, ha [...] contro Israele il fulcro dell’ideologia dell’odio, della violenza e della morte che è il combustibile che alimenta il terrorismo islamico e che ha finito per ergersi a collante identitario di un insieme di estremismi, islamico, di destra, di sinistra ...
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antikamikaze
(anti-kamikaze), agg. inv. Finalizzato a contrastare l’operato di terroristi suicidi. ◆ a proposito di «pietre», come farà il ministro degli Esteri invitato dall’Autorità Palestinese a smontare [...] tutto dopo Oslo - dice Fiamma Nirenstein, che Gli antisemiti progressisti li ha messi in un libro -. Non ha capito nulla del terrorismo. E con la seconda intifada, è esplosa in tutta la sua aggressività: le menzogne su Jenin, l’uso di parole come ...
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antipalestinese
(anti-palestinesi), agg. Contrario alla causa dei palestinesi; rivolto contro i palestinesi. ◆ Terrorismo puro, in territorio riconosciuto come israeliano, contro civili il cui unico [...] scopo quotidiano è vendere frutta e verdura. Che una delle vittime fosse la figlia del leader di uno dei partiti più anti-palestinesi e sostenitori della Grande Israele, è solo uno scherzo del destino. ...
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canaglia
canàglia s. f. [lat. *canalia, collettivo di canis «cane», propr. «frotta, moltitudine di cani»]. – 1. Insieme di gente malvagia, abietta, disonesta: fare lega con la c.; sono tutti c.; anche [...] c. (calco dell’ingl. rogue state), denominazione spreg. di quei paesi (spec. arabi) che sostengono e finanziano il terrorismo fondamentalista islamico. 2. Riferito a persona singola, birbante, cattivo soggetto: è una c.; quella c. di tuo cugino; con ...
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antirelativista
(anti relativista), s. m. Chi si oppone a ogni forma di relativismo. ◆ «[Silvio] Berlusconi […] forse sotto l’infausta influenza di [Gianni] Baget Bozzo e [Angelo] Panebianco, cioè il [...] neo-assolutista cristiano e l’anti relativista laico, ha dato una picconata sul pilastro strategico della lotta al terrorismo» [Fabio Mussi]. (Manifesto, 2 ottobre 2001, p. 9, Apocalisse) • «Non giudichiamo nulla e nessuno. Lottiamo contro un assalto ...
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antisraelismo
(anti-israelismo), s. m. Ostilità nei confronti dello stato di Israele e della sua politica. ◆ Poiché nel mio articolo sul sondaggio avevo scritto che rispuntava l’antisemitismo, i miei [...] : «Sono stufo di vedere i carri armati con la stella di Davide sparare sui palestinesi che, se ricorrono al terrorismo, avranno pure le loro ragioni». Qui il pregiudizio diventa farisaico e l’anti-israelismo scivola nell’antisionismo e questo nell ...
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antiviolenza
(anti-violenza), agg. Che contrasta ogni manifestazione di violenza. ◆ O non è anche il «nuovo» terrorismo un fatto di ordine pubblico? Ché tale diventerebbe, par di capire, se la Sinistra [...] e l’Anti-Global recitassero delle giaculatorie anti-violenza. (Sicilia, 3 settembre 2001, p. 6, Il fatto) • Duemila donne si sono rivolte, nel 2002, ai centri antiviolenza della Lombardia. Una cifra che ...
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narcoterrorismo
s. m. [comp. di narco- e terrorismo]. – Nel linguaggio giornalistico, azioni terroristiche finanziate dai narcotrafficanti. ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili.
Nel diritto internazionale...
Terrorismo
Donatella della Porta
Le difficoltà di definizione
Il 21° sec. si è aperto con gli attentati dell’11 settembre 2001 e la guerra contro il terrorismo, lanciata dall’allora presidente americano George W. Bush, e i conseguenti attacchi...