modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] nuove creazioni della moda. 5. Tipodi stampato, contraddistinto spesso da un numero, che si usa per una determinata pratica burocratica; contiene in genere un formulario o altre indicazioni a stampa dicarattere generale, accanto alle quali poi si ...
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sui generis
〈... ǧèneris〉 locuz. lat. (propr. «di genere proprio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio della scolastica, espressione riferita a ciò che, non potendo essere ricondotto sotto un [...] , per l’originalità e singolarità della sua natura fa, per così dire, parte per sé stesso: è un tipo sui generis; ha un carattere sui generis, e bisogna lasciarlo stare!; talvolta con riferimento a qualità caratteristiche, che non è facile definire ...
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intertype
〈ìntëëtaip〉 s. ingl. [comp. di inter- e type «tipo, carattere tipografico»], usato in ital. al femm. – Macchina compositrice tipografica simile alla linotype. ...
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grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi [...] ». c. In tipografia, tipodi ornato con figure, animali, foglie, fiori, frutti intrecciati in forme capricciose e bizzarre. Anche, nome di un carattere tipografico di fantasia, con asta di spessore uniforme, derivato dal carattere etrusco. ◆ Avv ...
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ruano
rüano s. m. – Carattere tipografico copiato dai modelli calligrafici eseguiti da Ferdinando Ruano (sec. 16°), calligrafo presso la Biblioteca Vaticana: il minuscolo è ditipo cancelleresco, il [...] maiuscolo ditipo romano. ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio [...] gli attori recitavano con una maschera fissa. e. Nell’Ottocento, c. dicarattere, tipodi commedia, scritta per lo più in prosa, che si propone la rappresentazione di un carattere o difetto umano, differenziandosi dalla c. d’intreccio o d’intrigo dei ...
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variante2
variante2 s. m. [part. pres. di variare, sostantivato al masch.]. – In biologia, individuo che, per un dato carattere, presenta una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma per [...] in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza di una mutazione. Nella variabilità quantitativa si distinguono plus-varianti e minus-varianti, che, per il carattere considerato, hanno rispettivamente intensità superiore o inferiore al ...
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olandrico
olàndrico (o oloàndrico) agg. [comp. di ol(o)- e -andro] (pl. m. -ci). – In biologia, eredità o., tipodi eredità «legata al sesso» in cui un carattere si trasmette solo ai maschi e a tutti [...] i maschi; si manifesta in quelle specie in cui i cromosomi sessuali sono XY nel maschio e XX nella femmina, ed è propria dei caratteri i cui geni sono localizzati nel cromosoma Y (nella specie umana se ...
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ensenhamen
〈ensen’amén〉 s. m., provenz. (propr. «insegnamento»). – Nella poesia trovadorica, tipodi componimenti dottrinarî dicarattere morale, politico, letterario, aventi fine specificamente ammaestrativo. ...
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Realschule
〈reàalšuulë〉 s. f., ted. [comp. di real «reale, positivo» e Schule «scuola»] (pl. Realschulen 〈reàalšuulën〉). – In Germania, tipodi scuola a indirizzo realistico che, in contrapposizione [...] quello classico-umanistico, fa larga parte agli insegnamenti tecnico-scientifici e delle lingue moderne: sorto al principio del sec. 18°, ebbe dapprima un carattere più angustamente tecnico-professionale, e solo verso la metà del sec. 19° assunse il ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento (copertina) con le tecniche di legatura...
Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale sono tracciate (pietra, tavolette di terracotta...