consunzione
consunzióne s. f. [dal lat. consumptio -onis, der. di consumĕre «consumare1»]. – 1. letter., non com. Consumazione, logoramento; fig.: La c. serale Del cielo (Ungaretti). 2. Stato patologico [...] che si determina in conseguenza di varie malattie, quali tubercolosi, malaria, tumori maligni, intossicazioni, determinate malattie nervose e mentali. Si usa anche in locuzioni pop. (dov’è spesso sinon. di tisi): andare in c., morire di consunzione. ...
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polmonare
agg. [der. di polmone]. – In anatomia e medicina, del polmone o dei polmoni, che concerne i polmoni, che è a carico dei polmoni, che avviene al livello o è situato in vicinanza del polmone, [...] e sim.: arteria p., vene p.; tubercolosi, tisi, affezione p.; embolia, enfisema, edema p.; tumori p.; circolazione p. (o piccolo circolo), il circolo sanguigno che attraversa il polmone e provvede all’ossigenazione del sangue; lobo p., ciascuna ...
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colliquativo
agg. [der. di colliquare], ant. – Relativo a colliquazione, come termine di patologia: diarrea c., quella dei colerosi e dei tisici; febbre c., la tisi. ...
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emottisi
emottiṡi (ant. emottiṡìa, pop. emotiṡi) s. f. [dal gr. tardo αἱμόπτυσις, comp. di αἷμα «sangue» e πτύσις «lo sputare»; il raccostamento pop. del secondo elemento a tisi ha dato luogo alla variante [...] emotisi]. – Emissione di sangue per via orale, conseguente a rottura di vasi sanguigni dei bronchi o degli alveoli polmonari in seguito a processi morbosi di varia natura che coinvolgono l’apparato respiratorio ...
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etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre [...] e., quella caratteristica della tisi polmonare, con forti oscillazioni quotidiane e punte febbrili precedute da brividi di freddo e seguite da profusa ed estenuante sudorazione. ...
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ftioico
ftïòico agg. [der. del gr. ϕϑίω «consumarsi», per allusione alla tubercolosi (gr. ϕϑίσις «tisi»)]. – In chimica organica, acido f., acido grasso saturo, isolato dai bacilli della tubercolosi [...] aviaria e umana, isomero dell’acido cerotico ...
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calicosi
calicòṡi s. f. [der. del gr. χάλιξ -ικος «calce2»]. – In medicina, affezione polmonare dovuta all’inalazione del pulviscolo di calce o di polveri silicee; è detta anche malattia di s. Rocco [...] e tisi degli spaccapietre, perché frequente in questa categoria di lavoratori. ...
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perifrasi
perìfraṡi s. f. [dal lat. periphrăsis, gr. περίϕρασις, der. di περιϕράζω «parlare con circonlocuzioni», comp. di περι- «peri-» e ϕράζω «dire»]. – Procedimento espressivo consistente nell’usare, [...] es., le espressioni mal francese, mal sottile, un male inguaribile o il male che non perdona, per indicare rispettivam. la sifilide, la tisi, il cancro): usare una p., delle p.; ricorrere a una p.; un’elegante, un’oscura p.; anche con il sign. più ...
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cavitario
cavitàrio agg. [der. di cavità]. – In medicina e biologia, che forma una cavità, che presenta delle cavità o è in relazione con una cavità (sempre con riferimento all’organismo umano o animale): [...] ferita c., ferita penetrante in cavità; tisi c., tubercolosi che si accompagna a formazione di caverne; respiro c., tipo di respiro che si ascolta in corrispondenza di una caverna. Vermi c., vermi forniti di una cavità del corpo (nematelminti, ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] : f. basedowiana, con esoftalmo, particolare lucentezza degli occhi ed espressione trepida; f. etica (tipica cioè della tisi), volto pallido con pomelli arrossati; f. febbrile, caratterizzata da arrossamento delle guance e lucentezza degli occhi; f ...
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tisi
Tubercolosi polmonare cronica con caverne; per estens., in passato, qualsiasi forma tubercolare, o genericamente suppurativa, con grave compromissione delle condizioni generali.
Pittore (forse Ferrara 1481 - ivi 1559), probabilmente originario di G., villaggio del Polesine; secondo G. Vasari, fu scolaro di D. Panetti: anche se le sue prime opere (Presepe della pinacoteca di Ferrara; affresco del palazzo di Ludovico...