titolario
titolàrio s. m. [der. di titolo]. – In archivistica, schema preordinato, suddiviso generalmente per titoli, classi e rubriche, secondo cui vengono classificati atti e documenti. ...
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titolato
agg. [der. di titolo]. – 1. Che ha un titolo, soprattutto con riferimento a titoli nobiliari: un ospite t.; una signora t.; anche sostantivato: la boria dei titolati. 2. In chimica, che ha un [...] titolo noto (v. titolo, n. 7 b): soluzione titolata. ...
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delisting
s. m. inv. Nel linguaggio borsistico, uscita di un titolo dal listino, ritiro dalla quotazione. ◆ Neppure il delisting dai principali mercati, ovvero l’uscita dei titoli dal listino perché [...] non sono in grado di rispettare le condizioni minime per la loro quotazione, è più un ostacolo per molti investitori. (Sole 24 Ore, 25 marzo 2000, p. 52, Investire in Borsa nell’era di Internet) • [tit.] ...
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NUMTEL
s. m. – Acronimo di nu(ovo) m(ercato) tel(ematico), denominazione dell’indice del cosiddetto Nuovo Mercato borsistico, la sezione del mercato azionario a cui possono accedere titoli che non posseggono [...] i requisiti di legge per accedere al mercato ufficiale ...
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sconto
scónto s. m. [der. di scontare]. – 1. L’operazione di scontare, estinzione totale o parziale di un debito, quasi soltanto nella locuz. avv. a sconto: le invio la somma di tremila euro a s. del [...] sulla consegna della merce. 3. Nel linguaggio di borsa, diritto di sconto, facoltà concessa al compratore a termine di titoli di chiedere la consegna degli stessi prima della scadenza del termine mediante l’immediato pagamento del prezzo stabilito. 4 ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] una scampanellata. Al meglio (anche prezzo al meglio), clausola inserita in un ordine di acquisto o di vendita (di merci, titoli o altri valori) dato al commissionario, al mediatore in merci e all’agente di cambio, in virtù della quale il committente ...
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plusvalenza
plusvalènza s. f. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valenza, coniato sull’esempio di plusvalore]. – Nel linguaggio econ., incremento di valore, differenza positiva fra due valori dello [...] immobili; la p. delle riserve auree della banca centrale conseguenti a una svalutazione della moneta; p. professionale di titoli, differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita di valori azionarî lucrata da operatori di borsa e assoggettabile ...
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dolcismo
s. m. Comportamento caratterizzato da espedienti accomodanti e dall’ostentazione di maniere miti e malleabili. ◆ Accostando gli indici di entrambi i libri e guardando i titoli dei capitoli si [...] vede che la storia non può essere che quella: […] Insomma Mike Bongiorno e Lucio Battisti, Mina e Milva, [Adriano] Celentano e gli stranieri, Lucio Dalla e la classe operaia, l’era Baudo e il dolcismo ...
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cellulare-mania
s. f. Passione per i telefoni cellulari che rasenta la dipendenza. ◆ «In generale comunque -- spiega Francesca Pesaresi, gestore di Ing sviluppo Italia -- i titoli svedesi tendono ad [...] essere un po’ meno cari dei diretti concorrenti europei». Lasciando stare Ericsson, che ha galoppato sulla scia della cellulare-mania, si può fare l’esempio di Volvo, big del settore automobilistico. Oppure ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi e titoli più o meno celebri attinti...
Sono chiamati atipici i titoli di credito non previsti dalla legge, ma creati dai privati in virtù dell’autonomia contrattuale loro riconosciuta dall’ordinamento (art. 1322, co. 2, e 1324 c.c.) e dell’assenza in quest’ultimo di una elencazione...