permutare
v. tr. [dal lat. permutare, comp. di per-1 e mutare «cambiare»] (io pèrmuto, ant. permùto, ecc.). – 1. a. Fare una permuta, fare oggetto di scambio, barattare: p. un oggetto con un altro; p. [...] ., nell’uso ant., mutare l’intestazione di una partita, per es. eseguendo una voltura catastale; anche, comprare e vendere titoli di debito pubblico, per lucrare differenze di prezzo. b. Non com. con sign. più generico, cambiare, mutare una cosa ...
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neoalleato
(neo-alleato), s. m. Chi si è alleato con qualcuno recentemente. ◆ I riflessi della battaglia tra Vodafone e Mannesmann continuano ad attirare l’interesse degli investitori per il settore [...] delle telecomunicazioni e dei media: ieri entrambi i titoli hanno toccato nuovi record registrando progressi nell’ordine del 6%, al pari della neo-alleata francese di Vodafone, il gruppo Vivendi. (Sole 24 Ore, 2 febbraio 2000, Finanza & Mercati) ...
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mib30
‹-trénta› s. m. [comp. della sigla MIB (v. la voce prec.) e del numero 30]. – Nel linguaggio finanz., indice costituito dai trenta titoli azionarî con maggior capitalizzazione nella Borsa di Milano. ...
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gabbia
gàbbia s. f. [lat. cavea, der. di cavus «cavo1»]. – 1. a. Arnese di forma e dimensioni svariate, costituito generalmente da un telaio di legno o di ferro, con vimini o regoletti di legno o fili [...] pagina bianca a formato intero, in cui sono tracciate le riquadrature destinate a contenere le righe di testo (titoli, didascalie, numero di pagina, ecc.) nella loro disposizione. ◆ Dim. gabbiétta (v.), gabbiòla (v.), gabbina (poco com.), gabbiùccia ...
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investire
v. tr. [dal lat. investire «coprire con una veste, rivestire, circondare», nel lat. mediev. «mettere in possesso d’una dignità»] (io invèsto, ecc.). – 1. a. Mettere in possesso di un dominio, [...] fruttifere, fare degli investimenti: i. grosse somme in case, in terreni, in azioni; i. il ricavato di una vendita in titoli di stato; chi aveva qualche quattrino da parte, l’investiva in pane e farina (Manzoni); anche assol.: dispone di centinaia di ...
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investitore
investitóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di investire]. – 1. Chi, o che, investe, per lo più con riferimento a investimenti stradali: l’i., o l’autista i., si è dato alla fuga; la vettura [...] ). In partic., i. istituzionali, società o enti che provvedono a investire mezzi finanziarî derivanti dai ricavi della vendita di titoli, da depositi e altre fonti (sono tali, per es., le compagnie di assicurazioni, i fondi comuni di investimento, i ...
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bottegaio
bottegàio s. m. (f. -a) e agg. [der. di bottega]. – 1. s. m. a. Chi possiede o gestisce una bottega, un negozio, spec. di generi alimentari al minuto. A Firenze, anche l’avventore di una bottega. [...] , speculatore; persona che ragiona e agisce solo per interesse: avere lo spirito del b.; essere proprio un b.; i b. de’ titoli lo sanno, Ma tiran via (Giusti). 2. agg. Proprio del bottegaio, per lo più in tono spreg., interessato, gretto, venale ...
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affogliamento
affogliaménto s. m. [der. di foglio]. – Operazione di rinnovo del foglio-cedole di titoli pubblici o privati che l’abbiano esaurito. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] contratti di borsa in scadenza, in modo che si possa determinare la posizione debitoria o creditoria dell’associato in titoli e in contante; s. patrimoniale, prospetto nel quale vengono rappresentati gli elementi attivi e passivi del patrimonio di un ...
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decorazione
decorazióne s. f. [dal lat. decoratio -onis]. – 1. a. L’operazione di decorare e il risultato dell’operazione stessa: eseguire la d. della facciata d’un palazzo; iniziare, completare la d. [...] , che dà diritto all’insignito di fregiarsi pubblicamente delle relative insegne (medaglie o croci al valore civile, militare, ecc.) e di fare uso di titoli personali (quando il riconoscimento consiste in onorificenze): conferire una decorazione. ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi e titoli più o meno celebri attinti...
Sono chiamati atipici i titoli di credito non previsti dalla legge, ma creati dai privati in virtù dell’autonomia contrattuale loro riconosciuta dall’ordinamento (art. 1322, co. 2, e 1324 c.c.) e dell’assenza in quest’ultimo di una elencazione...