pareggiato
agg. [part. pass. di pareggiare]. – Reso pari, uguagliato, posto allo stesso livello e sim., in senso proprio o fig.: una siepe ben p.; gìan battendo Co’ p. remi il mar canuto (Pindemonte). [...] nel golf, buca p., v. buca, n. 2. Scuole p., le scuole mantenute da enti pubblici o da enti ecclesiastici, che abbiano ottenuto l’equiparazione alle scuole pubbliche, per cui risultano validi a tutti gli effetti i titoli di studio da esse rilasciati. ...
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superlativo
agg. [dal lat. tardo superlativus, der. di superferre «portare in alto», part. pass. superlatus]. – 1. Altissimo, sommo, eminente: tutte queste qualità egli le possiede in grado s.; è di [...] , abbia tono enfatico, esagerato, iperbolico: uno scritto, una lettera piena di espressioni s.; si rivolse a lui con molti titoli s.; quanti epiteti superlativi! ◆ Avv. superlativaménte, in modo superlativo, in sommo grado (talora in tono iron.): sei ...
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lucrare
v. tr. [dal lat. lucrari, lat. tardo lucrare, der. di lucrum «lucro»]. – 1. Guadagnare denaro: con le loro speculazioni hanno lucrato grosse somme; alcuni hanno lucrato sui fondi di investimento. [...] è usato col senso più oggettivo di ottenere un vantaggio economico, come sinon. più ricercato di guadagnare: nell’emissione di titoli del debito pubblico, la banca lucra la differenza tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di rivendita. 2. Acquistare ...
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reddito
rèddito s. m. [dal lat. reddĭtum, part. pass. neutro di reddĕre «rendere»]. – 1. L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego [...] mobiliare), alla cui produzione non concorra l’attività del percettore, derivante cioè da mutui, partecipazioni in imprese, obbligazioni e titoli (detti questi a r. fisso se a rendimento costante); r. di lavoro, distinto in r. di lavoro dipendente (r ...
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redimibile
redimìbile agg. [der. di redimere]. – 1. letter. Che si può redimere; quasi soltanto fig.: un peccatore, un’anima redimibile. 2. Nell’uso finanziario, di obbligazione che si può estinguere [...] interamente a scadenza fissa, oppure gradatamente per annualità comprensive di capitale e d’interessi, oppure un po’ alla volta per sorteggio annuale mediante acquisto in borsa; i titoli che lo rappresentano si dicono obbligazioni o anche cartelle. ...
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inesistente
ineṡistènte agg. [comp. di in-2 e esistente, part. pres. di esistere]. – Che non esiste, che non c’è nella realtà (perciò spesso sinon. di immaginario, fantastico, inventato e sim.): spaventarsi [...] davanti a un pericolo i.; collocare l’azione del dramma in un paese i.; vantare titoli, meriti, ricchezze i.; sostantivato con valore neutro: si badi a non confondere l’i. assoluto col relativo (B. Croce). Talora ha sign. più prossimo a insussistente ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente [...] ., il valore attribuito al capitale di una società commerciale all’atto della sua costituzione, oppure quello che è indicato su un titolo pubblico o privato all’atto della sua emissione (in partic., valore n. di una moneta, quello che le è attribuito ...
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arbitraggio
arbitràggio s. m. [dal fr. arbitrage]. – 1. L’arbitrare; ufficio, incarico e mansioni dell’arbitro o degli arbitri. 2. a. Nel linguaggio giur., l’incarico commesso a una terza persona (arbitratore) [...] inteso ad accertare detta convenienza. Anche, il complesso di correlative operazioni di compra e di vendita di merci, titoli o divise estere, fatte sulla stessa piazza o su piazze diverse allo scopo di profittare degli scarti eventuali tra ...
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arbitraggista
s. m. e f. [der. di arbitraggio] (pl. m. -i). – Nelle contrattazioni di mercato, la persona che esegue nella piazza negoziatrice i calcoli preventivi per la scelta della piazza più conveniente [...] per acquistare o vendere una partita di titoli o di merci o di altri valori. ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo [...] a persona determinata, e come tali segnati nel registro dell’emittente, trasferibili mediante annotazione del nome dell’acquirente sul titolo stesso e nel registro dell’emittente. 2. s. m. a. Lo stesso che nome, con riferimento sempre a persona ...
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Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi e titoli più o meno celebri attinti...
Sono chiamati atipici i titoli di credito non previsti dalla legge, ma creati dai privati in virtù dell’autonomia contrattuale loro riconosciuta dall’ordinamento (art. 1322, co. 2, e 1324 c.c.) e dell’assenza in quest’ultimo di una elencazione...