decomposizione
decompoṡizióne s. f. [der. di decomporre]. – 1. L’atto, il fatto di decomporre, nel sign. di scomporre, cioè dividere, scindere: d. di un ente nei suoi elementi; il fatto di decomporsi, [...] per cui una parola semplice, dopo essere stata impiegata in composizione e aver subìto perciò un’alterazione fonologica, torna ad avere un’esistenza autonoma conservando la forma alterata (così il lat. specio quando emerse dal composto ad-spicio ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] l’avevano ridotto in uno s. da far pietà; non puoi uscire in questo s. (con riferimento a condizioni di salute o di aspetto); tornò a casa in uno s. pietoso, in uno s. da far paura (perché sudicio, con le vesti lacere, o infangato o fradicio di ...
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lontananza
s. f. [der. di lontano]. – 1. a. L’essere, il trovarsi lontano, cioè a lunga o relativamente lunga distanza, di un luogo da altro luogo o da un punto di riferimento: la costa era poco visibile [...] , il fatto e la condizione d’esser lontano (e s’intende in genere da casa, dal paese, dalla famiglia o da una persona amata): tornò dopo una lunga l.; tanti anni di l. non l’avevano per nulla invecchiato; egli è il vero che, par la l. di mio marito ...
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cazzo
s. m. [di etimo incerto], volg. – 1. Membro virile, pene. 2. fig. È frequente in molte locuz. col sign. di cosa di nessuna importanza o di niente: non capire, non sapere, non importare, non contare, [...] che c. dici?; che c. fate?; dove c. vai?; in espressioni ironicamente affermative, sostituisce o rafforza la negazione: col c. che ci torno!; manco per il c.!; anche per sottolineare che si tratta di cosa o affermazione scontata o banale: grazie al c ...
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ufficioso
ufficióso (ant. uffizióso, uficióso e ufizióso) agg. [variante di officioso, raccostato a ufficio]. – 1. non com. a. Premuroso, cortese: una persona u.; né passò un’ora ch’ei [il servitore] [...] tornò a mettermi a letto, ed era ufficioso più dell’usato (Foscolo). V. officioso, che con questo sign. è forma più comune. b. Bugia u., detta non a fin di male, ma per evitare danno a sé o ad altri. 2. Di notizia, comunicazione, ecc., fornita o ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] due buoni schiaffi; gli ha suonato certi scapaccioni!; anche con compl. indeterminato: ogni tanto, gliele suona di santa ragione; se torno tardi, me le suonano (Pavese). Con compl. di persona, ha tono per lo più scherz.: lo suonarono a dovere; bada ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] stabilito, assegnato, destinato e sim. a persone o cose: il mio p. è questo e non ho intenzione di muovermi; riprendiamo il nostro p.; torna al tuo p.!; cambiare p., o di p.; scambiarsi il p.; perché hai occupato il mio p.?; questo p. non mi piace; c ...
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superbia
supèrbia s. f. [dal lat. superbia, der. di superbus «superbo»]. – Esagerata stima di sé e dei proprî meriti (reali o presunti), che si manifesta esteriormente con un atteggiamento altezzoso [...] anticipatamente l’enunciazione di un proprio merito; la s. è figlia dell’ignoranza (prov.); la s. andò a cavallo e tornò a piedi (prov.), per raccomandare umiltà e modestia, o per prendere in giro persona superba o orgogliosa che sia stata umiliata ...
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circolare2
circolare2 v. intr. [dal lat. circulari, lat. tardo circulare, der. di circŭlus «cerchio»] (io cìrcolo, ecc.; aus. avere ed essere). – Propr., andare in giro, andare attorno: circolavo oziosamente [...] che l’aria circoli liberamente nelle vostre case; del sangue, scorrere per le arterie e per le vene; fig.: e nelle vene Tornò più lieta a circolar la vita (V. Monti); di notizie, idee, scritti, monete e sim., passare da una persona all’altra, di ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del [...] adottato dai seguaci del giuseppinismo, e in genere di teorie giurisdizionalistiche, contro gli avversarî. Soprattutto il termine tornò in voga nel sec. 19° in Francia, dove ultramontanismo coincise spesso con conservatorismo e spirito reazionario; l ...
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torno (a torno)
Emilio Pasquini
Nella locuzione avverbiale, a componenti separati, ricorre nei tre luoghi (Rime XLVIII 15 e LXXXIV 10, Cv III V 6) già scrutinati sotto la voce Attorno; inspiegabile ne risulta l'assenza nella Commedia (ove...