tempestare
v. intr. e tr. [der. di tempesta] (io tempèsto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Con uso impers., far tempesta, infuriare (della tempesta): cominciò a t. e a tirare un vento furioso; [...] tremavano le gambe, e il cuore mi tempestava in petto (Pirandello); sostantivato: quando il tempestare del sangue si fu calmato, tornò a distinguere innanzi a sé la cella (Pavese). d. fig. Menare colpi fitti e violenti: tempestava con i pugni sulla ...
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autoedizione
s. f. Edizione in proprio, curata dall’autore stesso. ◆ Accende gli entusiasmi della piccola platea sprezzante di best seller e operazioni realizzate troppo in stile libero, la storia raccontata [...] Libreria Pontremoli (Milano) uno dei 50 esemplari di «Xenia» di [Eugenio] Montale (un’autoedizione non venale dedicata alla moglie); (Armando Torno, Corriere della sera, 9 marzo 2006, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso auto-1 aggiunto al s. f ...
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condenso
condènso agg. [dal lat. condensus «stipato», comp. di con- e densus «denso»; in alcuni casi, rappresenta il part. pass. senza suffisso del v. condensare], letter. ant. – 1. Denso, sottoposto [...] a condensazione, addensato: venti c. (Aretino). 2. Coperto, annebbiato: tornò il lume a gli occhi miei, Ch’eran d’atra caligine condensi (T. Tasso). ...
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anche
(ant. o tosc. anco) cong. [etimo incerto]. – 1. a. Particella aggiuntiva, che serve per riferire a una persona o cosa o nozione quanto già si è affermato, o si sottintende, d’altre persone o cose [...] che sien di là discese, Anche di qua nuova schiera s’auna (Dante); con piu efficacia, per anche: Mettetel sotto, ch’il’ torno per anche A quella terra (Dante). d. Ormai, finalmente: Deh, per Dio, sian gli sdegni anco forniti (T. Tasso). 3. Anche se ...
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svirilizzazione
s. f. Tendenza alla progressiva perdita dei caratteri tradizionalmente ritenuti virili. ◆ Se prima era il sesso forte a cercare la gloria contando su qualità come il rigore, lo stile [...] p. 14, Cronache Italiane) • Qualche anno fa può darsi che abbia auspicato una generale svirilizzazione per togliermi di torno qualche concorrente fastidioso, ma non avrei mai creduto che questo mio losco desiderio si realizzasse così in fretta e così ...
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tetto
tétto s. m. [lat. tēctum, der. di tēgĕre «coprire», part. pass. tectus] (pl. -i; ant. le tétta). – 1. a. Copertura di un fabbricato, costituita da superfici inclinate (falde o spioventi) appoggiate [...] !» (Pratolini). b. Per metonimia, casa d’abitazione (e s’intende in genere la propria casa): privo di rimorsi Col dubitante piè torno al mio t. (Parini); Fra queste piante ov’io siedo e sospiro Il mio t. materno (Foscolo); ritornare al t. paterno ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] ; a. a Milano, in America, da Roma a Napoli; va’ a vedere chi c’è di là; vado e vengo, modo fam. per dire «torno subito»; come s. m., un va e vieni, un movimento continuo di persone o veicoli. Con compl. predicativo: a. soldato, partire per fare il ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] p., in espressioni quali dare una mezza p., avere una mezza p. con qualcuno, e sim.; tenne l’amico in mezza p., tornò indietro in fretta, comunicò l’affare al cugino, e gli propose ... (Manzoni). 10. In informatica, gruppo ordinato di caratteri del ...
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inferocire
v. tr. o intr. [der. di feroce] (io inferocisco, tu inferocisci, ecc.). – 1. tr., non com. Rendere feroce, in senso proprio, o incrudelire, inasprire, irritare fortemente: la fame inferocisce [...] sui vinti. ◆ Part. pass. inferocito, frequente come agg., divenuto feroce, o infuriato, fortemente adirato: gridava come una bestia inferocita; cercò di calmare la folla inferocita; tornò a casa inferocito. In araldica, attributo del gatto rampante. ...
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canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da [...] E d’un tratto al re da canto Un corsier nero nitrì (Carducci); levarsi da c., una persona o una cosa, liberarsene, levarsela di torno; d’altro c., d’altra parte, d’altronde: d’altro c. penso che sia meglio così; in correlazione, da un canto ... dall ...
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torno (a torno)
Emilio Pasquini
Nella locuzione avverbiale, a componenti separati, ricorre nei tre luoghi (Rime XLVIII 15 e LXXXIV 10, Cv III V 6) già scrutinati sotto la voce Attorno; inspiegabile ne risulta l'assenza nella Commedia (ove...