boa2
bòa2 s. m. [dal lat. boa o bova, femm., nome di un serpente d’acqua dolce], invar. – 1. Nome comune dei serpenti del genere Boa, famiglia Boidae (v. boidi), tra i più grandi serpenti esistenti, [...] al collo, confezionata con pelli pregiate a pelo morbido, per es. di martora, o con piume di struzzo; molto popolare tra la seconda metà del sec. 19° e l’inizio del 20°, tornò in voga in seguito, soprattutto negli anni ’30 e ’60 del Novecento. ...
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repente2
repènte2 avv. [dal lat. repente], letter. – All’improvviso: ei repente spezzerà la nebbia (Dante); Invide Parche, sì repente il fuso Troncaste (Petrarca); la tenera Alle donzelle il volto Volgea [...] repente, pallida D’amabile terror (Manzoni); più com. nella locuz. avv. di repente: di r. tornò il sereno; si destò di repente. ...
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amarore
amaróre s. m. [dal lat. amaror -oris, der. di amarus «amaro»]. – 1. a. Sapore amaro; in partic., sapore del vino che ha la malattia dell’amaro. b. Difetto che si manifesta talora nei formaggi [...] grassi, specie nell’emmental, sotto forma di sapore amaro e acre. 2. fig., letter. Amarezza, dolore: la festa ... tornò loro in a. (G. Villani). ...
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rifinito
agg. [part. pass. di rifinire]. – 1. Compiuto alla perfezione, curato fino nei minimi particolari: un lavoro, un mobile, un vestito ben r.; l’opera dev’essere consegnata già rifinita. 2. Esaurito [...] un mendico, né r. né cencioso come i suoi pari ... (Manzoni); due leoni, così r. e maceri dall’inedia, che appena ebbero forza di mangiarsi quell’Islandese (Leopardi); tornò a casa bagnato come un pulcino e r. dalla stanchezza e dalla fame (Collodi). ...
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talche
talché cong. [comp. di tal(e), in funzione avverbiale, e che1], letter. – Cosicché, tanto che. Introduce proposizioni coordinate con valore conclusivo, o subordinate consecutive: non si trovava [...] alcuno che contra ai nobili volesse testimoniare: talché in breve tempo si tornò Firenze ne’ medesimi disordini (Machiavelli). Anche in grafia divisa tale che, tal che, locuzioni che spesso hanno valore un po’ diverso dalla cong. talché, in quanto l’ ...
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convolgere
convòlgere (ant. convòlvere) v. tr. [dal lat. convolvĕre, comp. di con- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere), letter. – Avvolgere in uno o più giri, avvoltolare: convòltolo per lo fango, [...] gli stracciò (Boccaccio); anche nel rifl.: una sola onda enorme si convolse in un vortice (D’Annunzio). ◆ Part. pass. convòlto, anche come agg.: Quel s’attuffò, e tornò su convolto (Dante), rivolto sottosopra, con la schiena in su piegata ad arco. ...
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coordinazione
coordinazióne s. f. [dal lat. tardo coordinatio -onis, der. di ordo -dĭnis «ordine», col pref. co-1]. – 1. a. L’azione, l’opera di coordinare, l’essere coordinato: c. dei mezzi per il conseguimento [...] di più proposizioni nel periodo (per es.: «il padre e il figlio partirono», oppure «egli andò a casa e tornò poco dopo»); la coordinazione può avvenire mediante semplice giustapposizione degli elementi coordinati (c. per asindeto, come in «porta con ...
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paese
paéṡe s. m. [lat. *pagensis agg., der. di pagus «villaggio»]. – 1. a. Regione, largo tratto di territorio, per lo più coltivato e abitato, individuato in base a particolari caratteri fisici, meteorologici, [...] di conoscere le intenzioni altrui: per venire in chiaro delle sue congetture, e scoprir paese (Manzoni); mandare a quel p., levarsi di torno con modi bruschi una persona molesta; p. che vai usanza che trovi (prov.), ogni luogo ha i suoi usi e modi ...
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seminato
agg. e s. m. [part. pass. di seminare]. – 1. a. Su cui è stata sparsa la semente: un terreno, un campo s., e specificando s. a grano; aiuole s. a geranî. Frequente come s. m. con sign. neutro, [...] ; un prato s. di fiori; essendo già le tavole messe e ogni cosa d’erbucce odorose e di be’ fiori seminata (Boccaccio); tornò a guardare il mare ... tutto seminato di barche (Verga); fig.: un percorso, un cammino s. di difficoltà; prov. la vita è s ...
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sgridare
v. tr. [der. di gridare, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. ant. Rivolgere la parola a uno con voce alta e concitata: Piangendo mi sgridò: «Perché mi peste? ...» (Dante); ella in casa se n’entra [...] , redarguire con un tono di voce alto e concitato (generalm. riferito, come oggetto, a bambini e a ragazzi): se torno a casa tardi, mio padre mi sgrida. Nella lingua ant., rimproverare, rinfacciare, avendo per compl. oggetto non la persona ...
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torno (a torno)
Emilio Pasquini
Nella locuzione avverbiale, a componenti separati, ricorre nei tre luoghi (Rime XLVIII 15 e LXXXIV 10, Cv III V 6) già scrutinati sotto la voce Attorno; inspiegabile ne risulta l'assenza nella Commedia (ove...