copulativo
agg. [dal lat. tardo copulativus, der. di copulare «unire, accoppiare»]. – 1. Che congiunge o serve a congiungere, spec. come termine grammaticale: congiunzioni c., le cong. e, né, in quanto [...] due termini o due proposizioni (per es.: «pane e formaggio»; «non sa leggere né scrivere»; «esco un momento e torno subito»); verbi c., il verbo essere e anche i verbi parere, sembrare, stare, rimanere, diventare, riuscire, nascere, vivere, morire ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] ’appartenenza a una terza persona, sia come proprietà: la sua casa, i suoi poderi; sia con riferimento a rapporti d’altro genere: tornò al suo posto; lo ha fatto per la sua salvezza; nasconde i suoi sentimenti; lo ha scritto di suo pugno; mi ha fatto ...
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mondialita
mondialità s. f. inv. Il considerare il mondo nel suo complesso, come unità. ◆ Ciascuno faccia un po’ quello che gli pare, insomma, purché parta dal vissuto di docenti e studenti, anche se [...] a perseguire ideali di mondialità, oggi si direbbe di globalizzazione, a fini di fede» [Gianpaolo Salvini intervistato da Armando Torno]. (Corriere della sera, 5 gennaio 2008, p. 25, Cultura).
Derivato dall’agg. mondiale con l’aggiunta del suffisso ...
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attinenza
attinènza (o attenènza) s. f. [dal lat. mediev. attinentia]. – 1. L’essere attinente, relazione logica o di fatto tra due cose, affinità: dimostrare l’a. tra due espressioni artistiche; tutto [...] in discussione. 2. disus. Rapporto di parentela, di amicizia o di dipendenza fra persone: una signora che ha molte a.; tornò a confidare nella propria furberia, nelle potenti a., nella mollezza del governo (I. Nievo). 3. Al plur., annessi, accessorî ...
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attorno
attórno avv. [comp. di a2 e torno «giro»]. – In giro, in cerchio; è in genere lo stesso che intorno, ma preferito a questo in alcune frasi: andare a., andare in giro, girare, andare di qua e [...] di là (fig., divulgarsi, spargersi: vanno a. certe chiacchiere sul tuo conto); avere uno a., averlo sempre vicino a sé (anche in senso fig., essere continuamente tediato da lui, e sim.); tenersi uno a., ...
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rattrappire
(ant. rattrappare) v. tr. [der. del fr. trappe «trappola»] (io rattrappisco, tu rattrappisci, ecc., e rispettivam. io rattrappo, ecc.). – Provocare la contrazione di uno o più arti, e più [...] con tutta o parte della persona: Che ’n sù si stende, e da piè si rattrappa (Dante), di un nuotatore che torna dal fondo alla superficie del mare. ◆ Part. pass. rattrappito (ant. anche rattrappato), come agg.: e quasi tutto rattrappato, come poté a ...
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trattare
v. tr. [dal lat. tractare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre «trarre»]. – 1. a. Maneggiare, usare strumenti o arnesi inerenti alla propria attività professionale, spec. artistica, e che [...] mi hanno sempre trattato bene; quel meccanico, o quel dentista, mi ha trattato proprio male, come prezzo e come lavoro, e non ci torno più. d. Con uso assol., t. qualcuno o t. con qualcuno, avere relazione con lui: io l’ho trattato personalmente, e ...
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lampo
s. m. [dallo stesso tema di lampa, lampare]. – 1. Luce abbagliante e di brevissima durata, manifestazione ottica delle scariche elettriche che hanno luogo nell’atmosfera: il bagliore, il guizzare [...] (o passa come un lampo). Frequente la locuz. avv. in un l., rapidissimamente, in un attimo: ho fatto tutto in un l.; vado e torno in un l.; quest’ora m’è passata in un lampo. b. In funzione aggettivale e col sign. di velocissimo, rapido come il lampo ...
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furbesco
furbésco agg. [der. di furbo] (pl. m. -chi). – Di o da furbo; che rivela malizia, scaltrezza, e più spesso (con senso attenuato) furberia, astuzia: un tiro, un inganno, un espediente f.; sorridere, [...] gergo più antico, ma anche, talora, con i sign. più generici ed estens. che ha gergo nel linguaggio com.: si tornò a la servitù che nel linguaggio f. della politica si chiama ordine (Settembrini). ◆ Avv. furbescaménte, con furberia, con astuzia, con ...
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attuffare
v. tr. [der. di tuffare]. – Forma letter. e poet. per tuffare, anche come rifl.: Quel s’attuffò, e tornò sù convolto (Dante); strider l’onde all’attuffar del sole Parve udir su la sera (Leopardi). ...
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torno (a torno)
Emilio Pasquini
Nella locuzione avverbiale, a componenti separati, ricorre nei tre luoghi (Rime XLVIII 15 e LXXXIV 10, Cv III V 6) già scrutinati sotto la voce Attorno; inspiegabile ne risulta l'assenza nella Commedia (ove...