curdo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo-pers. Kurd (pl. Akrād), armeno Kordukh]. – Appartenente alla popolazione iranica dei Curdi, distribuita nella Turchia, nell’Iran, nell’Iraq, nella Siria e nella [...] Repubblica di Armenia, e suddivisa in numerose tribù patriarcali, che si dedicano in prevalenza all’allevamento di ovini, equini e cammelli, conducendo vita seminomade. Lingua c. (o il curdo s. m.), lingua indoeuropea della famiglia iranica, distinta ...
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cafiro
agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente a un gruppo di tribù indo-iraniche (Cafiri) che abitano gli altipiani dell’Afghanistan orientale ai confini con l’India, e che derivano il loro nome dall’arabo [...] kāfir «infedele, miscredente» (propriam. «ingrato», e nel Corano «ingrato verso Dio») per avere lungamente mantenuto la loro religione pagana prima di essere convertiti all’islamismo alla fine del sec. ...
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curione
curióne s. m. [dal lat. curio -onis]. – Nell’antico ordinamento romano, presidente di una curia (ripartizione della tribù), il quale, in età storica, aveva funzioni soltanto religioso-culturali. ...
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sachem
〈sèičëm〉 s. ingl. [voce di origine algonchina che significa propr. «capo»] (pl. sachems 〈sèičëm∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato comunem. 〈sàkem〉). – Nome con cui è indicato genericam. [...] il capo di una tribù (in genere l’anziano del villaggio, scelto come guida e consigliere per la sua esperienza) nelle popolazioni indiane dell’America Settentrionale: il s. dei Sioux, degli Irochesi. ...
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grilliano
s.m. e agg. (iron.) Seguace e sostenitore di Beppe Grillo; di Beppe Grillo. ◆ Beppe Grillo si trasforma. In cosa, lo si scoprirà solo la sera di San Silvestro, quando Telepiù manderà in onda [...] ) • «Non sono grilliano», dice il politologo Giovanni Sartori nello spottone di Annozero. Però esistono divergenze nel denominare la tribù del tribuno. (Dino Basili, Avvenire, 22 settembre 2007, p. 2, Seconda pagina) • Il che, in tutta evidenza, è ...
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polisensorialita
polisensorialità s. f. inv. Ricerca di esperienze capaci di coinvolgere la molteplicità dei sensi. ◆ Ma chi ha le antenne ha già capito che la parola chiave per i giovanissimi del 2000 [...] 2005, p. 30) • Nella società postmoderna e neobarocca c’è […] una dirompente voglia di comunità; sono sorte vere e proprie tribù attorno ai nuovi totem, le marche o le modalità di consumo; il mercato è un luogo di conversazione e il consumatore è un ...
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Welschen
〈vèlšën〉. – Nome tedesco (plur. di Welsche, sostantivazione dell’agg. welsch) che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della [...] Gallia; dopo l’insediamento delle popolazioni romaniche sul territorio già abitato dai Celti, indicò, in contrapp. ai Germani, i Francesi e gli Italiani, ma anche gli stranieri in genere; variamente modificato ...
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omofago
omòfago agg. [dal gr. ὠμοϕάγος, comp. di ὠμός «crudo» e -ϕάγος «-fago»] (pl. m. -gi). – Che mangia carne cruda, o che pratica l’omofagia rituale: popoli o.; tribù omofaghe. ...
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universita
università s. f. [dal lat. universĭtas -atis, propr. «totalità, universalità», der. di universus (v. universo1); dal sign. mediev. di «corporazione, insieme di persone associate» derivò il [...] o associazione medievali: l’u. dei mercanti, dei tintori, dei cocchieri, ecc.; perché ogni città è divisa in arte o in tribù, [un principe] debbe tenere conto di quelle u. (Machiavelli). Questo ant. sign. si conserva oggi nelle cosiddette u. agrarie ...
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pradiano
s. m. e agg. Chi o che preferisce indossare abiti o accessori della casa di mode Prada; che si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Venti modelli di borse, compresa una rivisitazione del [...] che trova nel total look la sua apoteosi. Chi ne subisce passivamente il fascino entra a far parte di ben definite tribù: le armaniane, le pradiane, le seguaci di Valentino, le femmine di D&G, (Alberta Marzotto, Repubblica, 7 marzo 2005, Affari ...
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Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, e come tale riconosciuto dai gruppi...
(lat. Luceres) Una delle tre centurie di cavalieri istituite da Romolo e, insieme, una delle tre tribù in cui era divisa in origine la popolazione romana: Ramnes, Tities, Luceres. Gli studiosi tendono a riconoscere l’origine etrusca di questi...