giambicogiàmbico agg. [dal lat. tardo iambĭcus, gr. ἰαμβικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Costituito di giambi: ritmo g., serie g.; metro g. o dipodia g., unità di misura dei versi g., costituita di due giambi [...] . Nella metrica italiana d’imitazione classica, strofe g., strofe di endecasillabi sdruccioli (corrispondenti ai trimetrigiambici), o di endecasillabi alternati con settenari sdruccioli (corrispondenti questi ai dimetri), usati in varia combinazione ...
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lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, [...] dopo la cesura dei trimetrigiambici citati nella gara fra i due poeti, le parole ληκύϑιον ἀπώλεσεν «ruppe la boccetta»]. – Verso della metrica greca (detto anche euripideo) costituito da un dimetro trocaico catalettico di schema normale ...
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proceleusmatico
proceleusmàtico s. m. [dal lat. tardo proceleusmatĭcus (pes), gr. προκελευσματικός (πούς)] (pl. -ci). – Nella metrica classica, forma metrica costituita da 4 brevi (⌣⌣⌣⌣), derivante dall’anapesto [...] o dal dattilo per soluzione della lunga; non considerato un piede vero e proprio, perché non usato in modo autonomo, si trova nei cori della tragedia greca, e talvolta anche nei trimetrigiambici della commedia e nel senario latino. ...
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Poeta lirico greco dell'età ellenistica (forse della fine del 4º sec. a. C.); di lui abbiamo alcuni trimetri giambici di un inno a Pan. Il Leopardi, correggendo un passo di Ateneo, lo considerò autore di un coro lirico in onore di Demetrio Falereo.
Grammatico e filologo (2º sec. a. C.); fu scolaro dello stoico Diogene di Seleucia e specialmente d'Aristarco, di cui divenne anche collaboratore. Tra le sue opere, delle quali ci sono rimasti molti frammenti, erano importanti: Cronaca (Χρονικά)...