manioca
maniòca s. f. [voce di origine tupi]. – Arbusto della famiglia euforbiacee (Manihot esculenta o M. utilissima), dell’America Merid., coltivato estesamente nei tropici in numerose varietà che [...] si distinguono in m. amare e m. dolci: è alto da 2 a 4 m, e fornisce tuberi radicali del peso medio di 4 kg, bruni all’esterno e contengono però un glicoside cianogenetico tossico, per cui sono mangiabili solo dopo numerosi lavaggi o cottura della ...
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pan di cuculo
locuz. usata come s. m. – Nome comune di un’orchidea (lat. scient. Orchis morio), detta anche giglio caprino, alta da 10 a 40 cm, con foglie lanceolate, fiori rosso-violacei, in infiorescenza [...] racemosa, che cresce nei prati aridi e nei cespuglieti in quasi tutta l’Europa e in parte dell’Asia; con i tuberi radicali, di forma ovata, si prepara il salep. Anche in grafia unita: Fiorisce a spiga per le prode il rosso Pandicuculo? (Pascoli). ...
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paniculatina
s. f. [der. del lat. scient. (Aconitum) paniculatum]. – Alcaloide estratto dai tuberi dell’aconito pannocchiuto o panicolato (lat. scient. Aconitum paniculatum). ...
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castagna
s. f. [lat. castanea, der. del gr. κάστανον «castagna, castagno»]. – 1. Il frutto mangereccio del castagno: è un achenio, globoso-schiacciato, a pericarpo (buccia o scorza) coriaceo, di color [...] ; è divenuta rara in Europa e in Italia per effetto delle bonifiche. c. C. di terra, erba con tuberi radicali mangerecci, sinon. di bulbocastano. 3. Ciascuna delle piccole placche cornee (dette anche castagnette o unghielle) presenti nella ...
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semente
seménte s. f. [lat. semĕntis -is «semina, semente», der. di semen «seme»]. – In agraria, denominazione generica e di valore per lo più collettivo, con cui sono indicati i semi destinati alla [...] (come le cariossidi dei cereali, gli achenî della canapa, dei girasoli, ecc.), o altri organi destinati alla riproduzione (come i tuberi di patata, i bulbi di aglio, cipolla, zafferano, ecc.): s. selezionate; comprare la s. o le s.; mettere le s ...
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idrilla
s. f. [dal nome lat. scient. del genere Hydrilla, der. di hydro- «idro-», con suffisso dim.]. – Pianta infestante della famiglia idrocaritacee (Hydrilla verticillata), con foglie sommerse verticillate, [...] che venne importata dall’isola di Ceylon come pianta da acquario, e che successivamente ha infestato numerosi specchi d’acqua, spostandosi a bordo delle imbarcazioni, producendo tuberi che rimangono quiescenti per anni. ...
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convolvulina
s. f. [der. del lat. scient. Convolvulus «convolvolo», per l’azione drastica delle radici di alcune sue specie]. – Composto organico, glicoside contenuto nei tuberi di gialappa, che si presenta [...] come una polvere bianca, amorfa, dotata di energica azione purgativa ...
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apio1
àpio1 s. f. [lat. scient. Apios, dal gr. ἄπιος, nome di una leguminosa]. – Genere di piante leguminose papiglionacee con sette specie, dell’America e della Cina. Vi appartiene la ghianda o pera [...] di terra (Apios americana, sinon. A. tuberosa), detta anche glicine tuberoso, originaria dell’America, che cresce inselvatichita lungo il Po; è un’erba volubile con fiori in fascetti ascellari a corolla purpurea scura; i tuberi sono commestibili. ...
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filloglosso
filloglòsso s. m. [lat. scient. Phylloglossum, comp. di phyllo- «fillo-» e del gr. γλῶσσα «lingua»]. – Genere di piante licopodiacee, con la sola specie Phylloglossum drummondii, dell’Australia, [...] Tasmania, Nuova Zelanda: ha fusto breve, annuo, che si prolunga entro terra con due tuberi e superiormente emette un ciuffo di foglie lineari e uno scapo di 2 cm, poco più lungo delle foglie, il quale termina con un fiore. ...
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topinambur
topinambùr s. m. [dal nome di una tribù brasiliana (perché la pianta era ritenuta, in origine, proveniente dal Brasile), attraverso il fr. topinambour, forma, questa, di uso frequente anche [...] di canna, tartufolo: alta circa 2 m, ha foglie ampie, ruvide, grossi capolini in corimbo con fiori gialli, rizoma breve con tuberi a polpa dolciastra (detti anch’essi t.), usati nell’alimentazione umana e animale e per la fabbricazione di alcol e di ...
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TUBERI
Carlo Avetta
Col nome tuberizzazione si designa una metamorfosi, frequente neì varî membri di piante erbacee, consistente nel loro rigonfiamento che ha per risultato la formazione di "tuberi" e per scopo di accumulare in essi abbondanti...
Droga costituita da tuberi disseccati e ridotti in polvere di alcune orchidee terrestri, in particolare dei generi Orchis, Ophrys e Serapias, che crescono spontanee nell’Europa e nell’Asia Minore.
I tuberi sono di forma ovale, più o meno appiattita,...